Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



Ritorno a Krishna

rivista del movimento Hare Krishna

volume 1 n. 3
giugno 1989

Dio è luce. L'illusione è tenebre. Dove c'è Dio non c'è illusione.



Rivista del Movimento Hare Krishna



Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

Fondatore-Acaria dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna arrivò in Occidente dall'India nel 1965, all'età di sessantanove anni, per soddisfare la richiesta del suo maestro spirituale: insegnare la Coscienza di Krsna in Occidente.
In dodici anni ha pubblicato più di settanta volumi di traduzione e commento dei testi classici dell'india vedica.
I suoi libri, ora disponibili anche nella versione italiana, e in altre cinquanta lingue, sono stati adottati come testi di studio nelle maggiori università del mondo.
Viaggiando costantemente in Europa, America, Australia, Africa e Asia, Srila Prabhupada ha strutturato il suo movimento internazionale in una confederazione mondiale di asrama, scuole, templi e comunità agricole.
Ha lasciato questo mondo nel 1977 a Vrndavana, in India, il luogo più caro a Sri Krsna.
I suoi discepoli portano avanti il movimento a cui lui ha dato vita.


RITORNO A KRISHNA
la rivista mensile dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Quando Srila Prabhupada costituì questa Associazione a New York nel 1966, mise per iscritto gli obiettivi che essa si prefiggeva.

1. Diffondere sistematicamente il sapere spirituale in tutta la società ed educare ogni individuo alla pratica della vita spirituale per bilanciare lo scompenso di valori nel mondo attuale e raggiungere una pace e un'unità reali.
2. Diffondere la Coscienza di Krsna così come ci viene rivelata nella Bhagavadgita e nello Srimad-Bhagavatam.
3. Portare i membri dell'associazione a vivere insieme e avvicinarli a Krsna, l'Essere Supremo, promuovendo così l'idea, tra i membri e il resto dell'umanità, che ogni anima è una particella infinitesimale qualitativamente uguale a Dio, Krsna.
4. Insegnare e promuovere il movimento del sankirtana, il canto congregazionale dei Santi Nomi di Dio, come ci ha rivelato nei Suoi insegnamenti Sri Caitanya Mahaprabhu.
5. Erigere per i membri e per il resto della società un luogo dedicato ai divertimenti trascendentali e alla personalità di Krsna.
6. Unire i membri allo scopo di insegnare un modo di vivere più semplice e naturale.
7. Pubblicare e distribuire periodici, libri e altri scritti allo scopo di raggiungere i fini sopraelencati.










RITORNO
A KRISHNA

FONDATA NEL 1944

FONDATORE (sotto la direzione di
Sua Divina Grazia Sri Srimad
Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada)
Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

DIRETTORE RESPONSABILE
Alida D'Ambrosio (Ali Krsna devi dasi)
AMMINISTRAZIONE
Nimai Pandita dasa
REDATTORE CAPO
Haladhara dasa
REDATTORI
Gaura Krsna dasa, Gitamrta devi dasi, Drutakarma dasa
TRADUZIONI
Prema Cintamani devi dasi, bhaktin Rosanna,
bhaktin Paola
COMPOSIZIONI
Anangha Manjari devi dasi, bhakta Carlo, bhaktin Lella
SERVIZIO ABBONAMENTI
Dananista devi dasi
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Haladhara dasa, bhaktin Paola

PRONUNCIA. La translitterazione dei termini sanscriti contenuti in questa rivista è stata eseguita secondo un metodo adottato internazionalmente. La a si pronuncia a chiusa. La a si pronuncia a, aperta e lunga. La i si pronuncia i lunga. La u si pronuncia u lunga. La j si pronuncia g dolce. La r si pronuncia ri. La s si pronuncia sc (come in scena), altrettanto s, ma più sibilante. La h è sempre aspirata. Krsna si pronuncia Krishna (il suono sc è dolce); Caitanya si pronuncia Ciaitanya.

NOMI SPIRITUALI. I membri dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna ricevono uno dei nomi di Krsna o di un Suo grande devoto seguito dal suffisso dasa (dasi per le donne) che significa "servitore". Per esempio il nome Krsna dasa significa "servitore di Krsna".

ABBONAMENTI RITORNO A KRISHNA esce tutti i mesi escluso agosto. Per informazioni sugli abbonamenti scrivere a: Bhaktivedanta Book Trust Italia  Via Comunale degli Scopeti, 108  50026 San Casciano Val di Pesa (FI)
Tel. 055/8284708076414820054



1989 RITORNO A KRISHNA  Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Milano n°199 del 13/03/89 VOL. 1 N. 3  Giugno 1989 Bhaktivedanta Book Trust Italia - Via Comunale Scopeti, 108  50026 S. Casciano Val di Pesa FI

FOTOLITO: Photo Life  Milano
STAMPA: Arti Grafiche F.lli Fiorin S.p.A.  Milano



VOL. 1, N°3

COS'E' UN GURU?
Conferenza tenuta da Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada il giorno del Suo
Vyasapuja nel 1973 al Bhaktivedanta Manor in Inghilterra

I CENTRI NEL MONDO

I dialoghi di Srila Prabhupada
CONSIGLI ALLE NAZIONI UNITE

Libri
SRIMADBHAGAVATAM
Continua la pubblicazione del grande classico spirituale scritto 5000 anni fa da Krsna Dvaipayana Vyasa, tradotto e commentato da Sua Divina Grazia Srila Prabhupada

L'OSSERVATORE VEDICO

SALTANDO ALLE CONCLUSIONI: LA FILOSOFIA DEL DR. RANOCCHIO
C'era una volta una rana che viveva in un pozzo e che pensava di sapere tutto sull'universo...

LA FESTA DELLA DOMENICA

LA CUCINA DEGLI HARE KRSNA
Gustose ricette per aiutarvi a preparare a casa vostra veri pranzi indiani e per farvi conoscere la tradizione sulla quale si fonda la grande cucina vegetariana dell'India.

LETTERE AL DIRETTORE

CANTA HARE KRSNA E SARAI FELICE

IN COPERTINA: Sri Sri Sita Rama, Laksmana e Hanuman















COS'E'
UN GURU

Conferenza tenuta da
SUA DIVINA GRAZIA A.C. BHAKTIVEDANTA SWAMI PRABHUPADA
il giorno del Suo Vyasapuja nel 1973 a Bhaktivedanta Manor in Inghilterra

oni ajnanatimirandhasya
jnananjanasalakaya
caksur unmulitam yena
tasmai sri gurave namah

"Sono nato nel più profondo buio dell'ignoranza ma il mio maestro spirituale ha aperto i miei occhi con la torcia della conoscenza. Offro a lui i miei rispettosi omaggi".
La parola ajnana significa ignoranza o buio. Se tutte le luci di questa stanza si spegnessero immediatamente, non saremmo in grado di dire dove noi o gli altri stiamo seduti. Tutto diventerebbe confuso. Allo stesso modo siamo tutti nel buio in questo mondo materiale, che è un mondo di tamas. Tamas o timira significa buio. Questo mondo materiale è buio, perciò ha bisogno di essere illuminato dalla luce del sole o dalla luna. C'è però un altro mondo, un mondo spirituale, che è al di là del buio. Questo mondo è descritto da Sri Krsna nella Bhagavadgita (15.6):

na tad bhasayate suryo
na sasanko na pavakah
yad gatva na nivartante
tad dhama paramam mama

"La Mia dimora non è illuminata né dal sole né dalla luna né dall'elettricità.
Chi la raggiunge non tornerà mai più in questo mondo".



DAL BUIO ALLA LUCE

Compito del guru è portare i suoi discepoli dal buio alla luce. Così, come per ignoranza si contrae una malattia, per ignoranza tutti oggi stanno soffrendo. Se non si conoscono i princìpi dell'igiene, per esempio, si ignoreranno anche le possibili cause d'infezione. Quindi a causa dell'ignoranza c'è infezione e noi soffriamo per questa malattia. Un criminale potrebbe dire: "Non conoscevo la legge", ma non sarà scusato se commette un crimine. L'ignoranza non ha scuse. Analogamente un bambino, non sapendo che il fuoco brucia, toccherà il fuoco. Il fuoco non penserà: "E' un bambino e non sa che io brucio". No, non ci sono scuse. Proprio come esistono le leggi dello stato, esistono anche precise leggi naturali e queste leggi agiranno a prescindere dalla nostra ignoranza. Se facciamo qualcosa di sbagliato per ignoranza, dobbiamo soffrire. Questa è la legge. Che sia legge di stato o legge di natura, rischiamo di soffrire se non la rispettiamo.
Compito del guru è fare in modo che nessun essere umano soffra in questo mondo materiale. Nessuno può dire di non soffrire. Non è possibile. In questo
mondo materiale sono presenti tre forme di sofferenza: adhyatmika, adhibautika e adhidaivika. Queste forme di sofferenza sono miserie che provengono dal corpo materiale e dalla mente, da altri esseri viventi e dalle forze della natura. Possiamo soffrire di angoscia, possiamo soffrire a causa di altri esseri viventi  formiche, zanzare, mosche  o possiamo soffrire a causa di qualche potere superiore: per esempio potrà verificarsi un caldo eccessivo oppure un freddo eccessivo; alcune sofferenze quindi ci sono imposte dalla natura e sono queste che, singolarmente o combinate fra di loro, ci fanno soffrire in questo mondo materiale. Nessuno può dire di essere completamente libero dalla sofferenza.
Possiamo allora chiederci perché l'essere vivente stia soffrendo. La risposta è: per ignoranza. L'uomo non pensa: "Sto commettendo errori e sto conducendo una vita peccaminosa; è per questo che soffro". Perciò il primo compito del guru consiste nel liberare il discepolo da questa ignoranza.
Noi mandiamo i nostri figli a scuola per salvarli dalla sofferenza. Se i nostri figli non ricevono un'istruzione temiamo che debbano soffrire. Il guru sa che la sofferenza è dovuta all'ignoranza che è paragonabile al buio. Come può essere salvata una persona che si trova nel buio? Con la luce. Il guru ha la torcia della conoscenza e la offre all'essere vivente prima che venga avvolto definitivamente dal buio. Questa conoscenza lo solleva dalle sofferenze dovute al buio dell'ignoranza.



IL GURU E' UNO

Ci si può chiedere se il guru sia assolutamente necessario. I Veda spiegano che lo è:

tad vijnanarthamsa gurum eva bhigacchet
samitpanih srotriyam brahmanistham
(Mundaka Up. 1.2.12)

I Veda ci ingiungono di ricercare un guru; in realtà dicono di ricercare il guru non un guru. Il guru è uno perché proviene da una successione di maestri.
Ciò che Vyasadeva e Krsna insegnarono 5000 anni fa è ciò che viene insegnato anche adesso. Non c'è nessuna differenza tra le due istruzioni.
Sebbene centinaia di migliaia di acarya siano andati e venuti, il messaggio è sempre quello. Il vero guru non parla diversamente dal suo predecessore.
Alcuni spiritualisti dicono: "Secondo la mia opinione dovresti agire così", ma questo non è un guru. Tali pretesi guru sono soltanto mascalzoni.
L'autentico guru ha una sola opinione: quella espressa da Krsna, da Vyasadeva, da Narada, da Arjuna, da Sri Caitanya Mahaprabhu e dai Gosvami. 5000 anni fa Sri Krsna rivelò la Bhagavadgita e Vyasadeva la trascrisse. Srila Vyasadeva non disse: "Questa è la mia opinione". Scrisse testualmente: Sri Bhagavan uvaca cioè: Dio, la Persona Suprema, disse.
Tutto ciò che scrisse Vyasadeva fu rivelato in origine da Dio, la Persona Suprema. Srila Vyasadeva non diede la sua opinione personale.
Di conseguenza Srila Vyasadeva è un guru. Non interpreta le parole di Krsna, ma le trasmette esattamente come furono pronunciate. Se spediamo un telegramma, la persona che lo recapita non deve né commentarlo né fare aggiunte. Deve semplicemente consegnarlo. Questo è il compito del guru.
Il guru può essere questa o quella persona, ma il messaggio è lo stesso, perciò si dice che il guru è uno. Nella successione di maestri troviamo solo la ripetizione dello stesso argomento.
Nella Bhagavadgita (9.34) Krsna dice:

manmana bhava madbhakto
madyaij mam namaskuru
mam evaisyasi yuktvaivam
atmanam matparayanah

"Pensa sempre a Me, diventa Mio devoto, offriMi i tuoi omaggi e adoraMi. Perfettamente assorto in Me, certamente verrai a Me". Queste autentiche istruzioni furono ripetute da tutti gli acarya Ramanujacarya, Madvacarya e Caitanya Mahaprabhu. Anche i sei Gosvami trasmisero lo stesso messaggio e noi stiamo semplicemente seguendo le loro orme. Non c'è nessuna differenza. Noi non interpretiamo le parole di Krsna dicendo:
"Secondo me la battaglia di Kuruksetra rappresenta il corpo umano". Queste sono interpretazioni da mascalzoni.
Sono molti nel mondo i guru mascalzoni che forniscono la propria opinione, ma noi possiamo sfidare qualsiasi mascalzone. Un guru mascalzone può dire: "Io sono Dio" o "Siamo tutti Dio". Va bene, ma dobbiamo cercare nel vocabolario qual è il significato della parola Dio. In genere il vocabolario ci dirà che la parola Dio indica l'Essere Supremo. Possiamo allora chiedere a questo guru: "Sei l'Essere Supremo?". Se non capisce, dobbiamo allora cercare il significato di "supremo". Qualsiasi dizionario ci spiegherà che "supremo" significa "la più elevata autorità". Potremo quindi chiedere: "Sei la più elevata autorità?" Il guru mascalzone, sebbene si dichiari Dio, non
potrà rispondere a questa domanda.
Dio è l'Essere Supremo e l'autorità più elevata. Nessuno Lo eguaglia o è più grande di Lui. Eppure ci sono molti guru che si proclamano Dio, molti mascalzoni che pretendono di essere il Supremo. Tali mascalzoni non possono aiutarci a scappare dal buio dell'esistenza materiale. Non possono illuminare il buio in cui ci troviamo con la torcia della conoscenza spirituale. Il guru autentico si limiterà a presentare ciò che il guru Supremo, Dio, dice nelle Scritture autentiche. Un guru non può cambiare il messaggio della successione di maestri. Una volta c'era un signore di nome Vallabhacarya, molto devoto a Sri Caitanya Mahaprabhu. Vallabhacarya scrisse un commento allo SrimadBhagavatam e lo presentò a Caitanya Mahaprabhu dicendo: "Sri Caitanya, ascolta per favore il mio commento allo SrimadBhagavatam. Lo troverai di gran lunga migliore di quello di Sridhara Swami". Sridhara Swami era un commentatore molto anziano. Caitanya Mahaprabhu respinse immediatamente Vallabhacarya dicendo: "Pretendi di aver scritto qualcosa di meglio di Sridhara Swami?" Quindi Sri Caitanya Mahaprabhu lo punì dicendo: svaike yini na manena, tini vesya. Sri Caitanya usò sarcasticamente la parola svami, che significa anche marito. Disse: "Penso che la persona che non riconosce lo svami (il marito) sia una prostituta". In altre parole: "Se non riconosci Sridhara Swami, allora sei una prostituta. Come posso ascoltare le parole di una prostituta?"



NESSUNA RICERCA
E' NECESSARIA

Dobbiamo capire che non possiamo effettuare una ricerca per trovare la Verità Assoluta. Caitanya Mahaprabhu stesso ha detto: "Il Mio guru maharaja, il Mio maestro spirituale, Mi considerava un grande sciocco". Chi rimane un grande sciocco davanti al suo guru è lui stesso un guru.
Se uno però dice: "Sono così avanzato che posso parlare meglio del mio guru" è solo un mascalzone. Nella Bhagavad-gita (4.2) Sri Krsna dice:

evam paramparapraptam
imam rajarsayo viduh
sa kaleneha mahata
yogo nastah parantapa

"Questa scienza fu trasmessa attraverso la successione di maestri e i re santi l'hanno ricevuta in questo modo. Ma con il tempo la successione dei maestri si è interrotta e questa scienza così com'è sembra ora perduta".
Non si può accettare un guru soltanto perché è di moda. Chi è serio nel comprendere la vita spirituale ha bisogno di un guru.
Trovare un guru è una questione di necessità perché bisogna essere molto seri per comprendere la vita spirituale, l'azione appropriata, Dio, e la propria relazione con Lui. Quando siamo molto seri nella comprensione di questi argomenti, abbiamo bisogno di un guru.
Non dobbiamo avvicinare un guru soltanto perché al momento è di moda. Deve esserci sottomissione; infatti se non ci sottomettiamo non possiamo imparare. Se andiamo da un guru soltanto per sfidarlo, non impareremo niente. Dobbiamo invece accettare il guru nell'attitudine in cui Arjuna accettò il suo guru, Sri Krsna stesso (Bhagavadgita 2.7):

karpanyadosopahatasvabhavah
prcchami tvam dharmasammudha-cetah
yac chreyah syan niscitam bruhi tan me
sisyas te 'ham sadhi mam tvam prapannam

"Ora sono confuso, non so più qual è il mio dovere e ho perso la calma a causa di una debolezza meschina. In questa condizione Ti chiedo di dirmi chiaramente ciò che è meglio per me. Ora sono Tuo discepolo e un'anima sottomessa a Te. Istruiscimi Ti prego".



DA "DIO" A CANE

Questo è il modo di accettare un guru. Il guru è il rappresentante di Krsna, il rappresentante dei precedenti acarya. Krsna dice che tutti gli acarya sono Suoi rappresentanti: perciò al guru va offerto lo stesso rispetto che si offrirebbe a Dio. Come Visvanatha Cakravarti Thakura dice nelle sue preghiere al maestro spirituale: yasya prasadad bhagavat-prasado:" Per la grazia del maestro spirituale si riceve la benedizione di Krsna". Di conseguenza se ci sottomettiamo al maestro spirituale autentico, ci sottomettiamo a Dio. Dio accetta la nostra sottomissione al guru.
Nella Bhagavad-gita (18.66), Krsna ci istruisce:

sarvadharman parityaj
mam ekam saranam vraja
aham tvam sarvapapebhyo
maksayisyami ma sucah

"Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me. Io ti libererò da tutte le reazioni del peccato. Non temere". Qualcuno potrà dire "Dov'è Krsna? Mi sottometterò a Lui". Ma non è così: il procedimento vuole che prima ci si arrenda al rappresentante di Krsna, poi ci si arrenda a Krsna. Perciò è detto: "saksaddharitvena samastasastrair, il guru equivale a
Dio. Quando noi offriamo il nostro rispetto al guru, stiamo offrendo il nostro rispetto a Krsna". Poiché stiamo tentando
di essere coscienti di Dio, ci viene richiesto d'imparare come offrire rispetto a Dio
per mezzo del Suo rappresentante. In tutti
gli sastra il guru viene definito equivalente a Dio, ma il guru non dice mai:
"Sono Dio". Il dovere del discepolo consiste nell'offrire al guru il rispetto che offrirebbe a Dio, ma il guru non pensa mai:
"I miei discepoli mi stanno offrendo lo
stesso rispetto che offrono a Dio; quindi
sono diventato Dio". Non appena inizia a
pensare in questo modo, diventa un cane,
anziché Dio. Per questa ragione Visvanatha Cakravarti dice: kintu prabhor yah
priya eva tasya. Poiché è il servitore più
confidenziale di Dio, al guru va offerto lo
stesso rispetto che viene offerto a Dio. Dio è sempre Dio, il guru è sempre il guru. Dal punto di vista dell'etichetta, Dio è il Dio da adorare e il guru è il Dio adoratore (sevabhagavan). Perciò ci si rivolge al guru chiamandolo prabhupada. La parola prabhu significa "signore" e pada significa "posizione". Quindi prabhupada significa "colui che ha preso la posizione del Signore". E' come dire "saksaddaritvena samastasastrair "Solo se siamo molto seri nel comprendere la scienza di Dio è richiesto un guru. Non dobbiamo cercare un guru per una questione di moda. Chi ha accettato un guru parla in maniera intelligente. Non dice mai sciocchezze. Questa è la prova che ha accettato un maestro spirituale autentico. Dobbiamo certamente offrire tutto il nostro rispetto al maestro spirituale, ma dobbiamo anche ricordare come seguire le sue istruzioni.
Nella Bhagavadgita (4.34) Sri Krsna stesso ci insegna il metodo per ricercare e avvicinare il guru:

tad viddhi pranipatena
pariprasnena sevaya
upadeksyanti te jnanam
jnaninas tattvadarsinah

"Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale, ponigli delle domande con sottomissione e servilo. L'anima realizzata può rivelarti la conoscenza perché ha visto la verità".
Il primo procedimento è quello di sottomettersi. Dobbiamo cercare una persona elevata e sottometterci di buon grado a lei. Gli sastra affermano che prima di accettare un guru occorre studiarlo attentamente per scoprire se possiamo sottometterci a lui.
Non dobbiamo accettare un guru impulsivamente, per fanatismo. E' molto pericoloso. Anche il guru deve studiare la persona che desidera diventare suo discepolo per vedere se è adatta. Questo è il modo in cui si stabilisce una relazione tra guru e discepolo.
Tutto è previsto, ma dobbiamo affrontare il procedimento in maniera seria. A questo punto possiamo essere istruiti e diventare discepoli autentici. Prima dobbiamo trovare un guru autentico, stabilire la nostra relazione con lui e agire di conseguenza.
Solo allora la nostra vita avrà successo perché il guru può illuminare il discepolo sincero che è immerso nell'oscurità.



RENDERE PERFETTA
LA NOSTRA VITA

Ciascuno di noi è nato mascalzone e sciocco. Se fossimo nati istruiti perché avremmo bisogno di andare a scuola? Se non coltiviamo la conoscenza non siamo migliori degli animali. Un animale potrà dire che i libri non sono necessari e che è diventato un guru, ma come si potrà ottenere la conoscenza senza lo studio dei libri autorevoli di scienza e di filosofia? I guru mascalzoni tentano di evitare queste cose. Dobbiamo capire che noi tutti siamo nati mascalzoni e sciocchi e che dobbiamo essere illuminati. Dobbiamo ricevere la conoscenza per rendere la nostra vita perfetta. Se non renderemo perfetta la nostra vita saremo sconfitti. Qual è la sconfitta? La lotta per l'esistenza. Stiamo tentando di ottenere una vita migliore, di raggiungere una posizione superiore e per questo stiamo lottando molto duramente, anche se non sappiamo cos'è veramente una posizione superiore. Qualunque posizione abbiamo raggiunto in questo mondo materiale dovrà essere abbandonata. Possiamo avere una buona o cattiva posizione; in ogni caso non potremo rimanere qui. Potremo guadagnare milioni di dollari e pensare: "Adesso ho una buona posizione", ma un po' di dissenteria o il colera potrebbe porre termine alla nostra posizione. Se la banca fallisce, la nostra posizione è perduta. In effetti non esiste nessuna buona posizione in questo mondo materiale. E' una farsa. Quelli che tentano di raggiungere una posizione migliore nel mondo materiale sono alla fine sconfitti perché in realtà non esiste nessuna posizione migliore. La Bhagavad-gita (14.26) dice qual è la posizione migliore:

mam ca yo 'vyabhicarena
bhaktiyogena sevate
sa gunan samatityaitan
brahmabhuyaya kalpate

"Colui che s'impegna completamente nel servizio di devozione, senza mai deviare, trascende subito le tre influenze della natura materiale e raggiunge così il livello del brahman".
Ma esiste una scienza che possa darci un genere di conoscenza grazie alla quale possiamo diventare immortali? Sì, possiamo diventare immortali, ma non nel senso materiale. Non possiamo ricevere questa conoscenza nelle cosiddette università. La conoscenza grazie alla quale possiamo diventare immortali è quella contenuta nelle Scritture vediche. Questa immortalità è la nostra posizione migliore. Non più nascite, non più morte, non più vecchiaia, non più malattia. Il guru quindi si assume una responsabilità molto grande. Deve guidare il suo discepolo e metterlo in grado di diventare un candidato idoneo alla posizione perfetta, l'immortalità. Il guru dev'essere competente per guidare il suo discepolo e riportarlo a casa, riportarlo a Dio.
Grazie.















Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

I CENTRI NEL MONDO

Fondatore-Acaria: Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
NORD AMERICA

CANADA
Calgary, Albena—10516 Oakfield Drive S.W., T2W 2A9/ Tel. (403) 238-0602
Montreal, Quebec—1626 Pie IX Boulevard, H1V 2C5/ Tel. (514) 5211301
Ottawa, Ontario—212 Somerset St.E., K1N 6V4/Tel. (613) 2331884
Regina, Saskatchewan—2817 Victoria Ave., S4T 1K6/Tel. (306) 522-4973
Toronto, Ontario 243 Avenue Rd., M5R 2J6/Tel. (416) 9225415
Vancouver, B.C.—5462 S.E. Marine Dr., Burnaby V5J 3G8/Tel. (604) 4339728
RISTORANTI
Ottowa—Govinda's (at ISKCON Ottowa)
Toronto - Govinda's Dining Room (at ISKCON Toronto)

U.S.A.

Atlanta, Georgia—1287 Ponce de Leon Ave. N.E., 30306/Tel. (404) 3778680
Baltimore, Maryland—200 Bloomsbury Ave., Catonsville 21228/Tel. (301) 744-9537
Berkeley, California—2334 Stuart St., 94705/Tel. (415) 644-1113
Boulder, Colorado - 917 Pleasant St., 80302/Tel. (303) 444-7005
Boston, Massachusetts—72 Commonwealth Ave., 02116/Tel. (617) 2478611
Charleston, So. Carolina—1730 Savannah Hwy., 29407/Tel. (803) 7636959
Chicago, Illinois—1716 W. Lunt Ave., 60626/Tel. (312) 9730900
Crescent City, California—150 Oak St., Rock Creek Sub., 95531
Dallas, Texas - 5430 Gurley Ave., 75223/Tel. (214) 827-6330
Denver, Colorado - 1400 Cherry St., 80220/—Tel. (303) 3335461
Detroit, Michigan—383 Lenox Ave., 48215/Tel. (313) 8246000
East Lansing, Michigan—501 Sunset Lane, 43823/Tel. (517) 3321823
Fullerton, California—2011 E.Chapman Ave. 92631/Tel. (714) 8701156
Gurabo, Puertorico - Rt. 181, Box 215B Bo. Sta. Rita 00658/Tel. (809) 7375222
Gainesville, Florida—1417/1419 N. W. 1st Ave., 32601/Tel. (904) 3752884
Hartford, Connecticut—1683 Main St. E. Hartford, 06108/Tel. (203) 2897252
Honolulu, Hawaii—51 Coelho Way, 96817/Tel. (808) 5953947
Houston, Texas 1320 W. 34th St. 77018/Tel. (713) 6864482
Laguna Beach, California—285 Legion St., 92651/Tel. (714) 4947029
Long Island, New York—197 S. Ocean Ave., Freeport, 11520/Tel. (516) 3786184
Los Angeles, California—3764 Watseka Ave., 90034/Tel. (213) 836-2676
Miami Beach, Florida—2445 Collins Ave., 33140/Tel. (305) 531-0331
New Haven, Connecticut—P.O. Box 455, 06502/Tel. (203) 7826821
New Orleans, Louisiana—2936 Esplanade Ave., 70119/Tel. (504) 4887433
New York, New York—305 Schermerhom St. Brooklyn 11217/Tel. (718) 8556714
Orlando, Florida—1926 Central Park Ave, 32807/Tel. (407) 2753282
Philadelphia, Pennsylvania—51 W. Allens Lane, 19119/Tel. (215) 247-4600
Philadelphia, Pennsylvania—529 South St., 19147/Tel. (215) 2381753
St. Louis, Missouri—3926 Lindell Blvd., 63108/Tel. (314) 5358085
San Diego, California—1030 Grand Ave., Pacific Beach, 92109/Tel. (619) 4832500
San Francisco, California—84 Carl St., 94117/Tel. (415) 7538647
San Francisco, California—2334 Stuart St., Berkeley 94705/Tel. (415) 644-1113
Seattle, Washington - 3114 E. Pine St., 98122/Tel. (206) 3297011
Tallahassee, Florida—1323 Nylic St. (mail: P.O. Box 20224, 32304)/Tel. (904) 6819258
Tampa, Florida—13821 N. 37 St., 33613/Tel. (813) 9770026
Topanga, California—20395 Callon Dr., 90290/Tel. (213) 4551658
Towaco, New Jersey - (mail: P.O. Box 109, 07082)/Tel. (201) 299-0970
Walla Walla, Washington—314 E. Poplar, 99362/Tel. (509) 529-9556
Washington, D.C.—10310 Oaklyn Dr., Potomac, Maryland 20854/Tel. (301) 2992100



COMUNITA' AGRICOLE

Carriere Mississippi (New Talavan) - Route 2, Box 449, 39426/Tel. (601) 7988533
Church Hill, Mississippi (New Jayapura) - Route 2, Box 298, 39005/Tel. (601) 4452222
Gainesville, Florida (New Ramanareti) - Box 819, Alachua, Florida 32615/Tel.(904) 4629046
Greenfield, Illinois - Rt. 2, Box 27, 62044 (contact ISKCON St. Louis)
Gurabo, Puerto Rico (New Govardhana Hill) (contact ISKCON Gurabo)
Hillsborough, North Carolina (New Gokula) - Rt. 6, Box 701, 27278/Tel. (919) 7326492
Mulberry, Tennessee (Murari-sevaka) - Murari Pr. Rt. 1, Box 146-A 37359/Tel. (615)7597331
Ninole, Hawaii (New Krsnaloka) - P.O. Box 108, 96773/Tel. (808) 5953947
Port Royal, Pennsylvania (Gitanagari) - R.D.No. 1, Box 839, 17082/Tel. (717) 527-4101



RISTORANTI

Dallas Kalachandji's (ISKCON di Dallas)
Detroit—Govinda's (ISKCON di Detroit)/Tel. (313) 3316740
Laguna Beach—Gauranga's (ISKCON di Laguna Beach)
Los Angeles Govinda's, 9624 Venice Blvd., Culver City, 90230/Tel. (213) 836-1269
Miami Beach—Govinda's (ISKCON di Miami Beach)
Philadelphia—Govinda's 529 South St. 19147/Tel. (215) 8290077
St. Louis Govinda's (ISKCON di Sant Louis)/Tel. (314) 5358085
San Diego—3102 University Ave., North Park, CA 92104/Tel. (619) 2844827
San Francisco Govinda's, 86 Carl St., 94117/Tel. (415) 7539703
San Juan, Puerto Rico Govinda, Tetuan 153, Viejo San Juan 00903/Tel. (809) 7254885



EUROPA

GRAN BRETAGNA E IRLANDA

Belfast, Irlanda del Nord—140 Upper Dunmurray Lane, Belfast/Tel. 621757
Dublin, Irlanda—1 Crow St., Dublin 2/Tel. (01) 773997
Leicester, Inghilterra—30 Rendell Road, Leicester/Tel. (0533) 681256
Manchester, Ingh.—20 Mayfield Rd, Whalley Range, Manchester M16 8FT/Tel. (061) 2264416
London, Inghilterra (city)  10 Soho St., London W1/Tel. (01) 4373662
London, Inghilterra (country) - Bhaktivedanta Manor, Letchmore Heath, Watford,
Hertfordshire WD2 8EP/Tel. (09276) 7244
Scozia—Karuna Bhavan, Bankhouse Road, Lesmahagiow, Lanarkshire/Tel. (0555) 894790



COMUNITA' AGRICOLE

Lake Island of Inish Rath—Lisnaskea, County Fermanagh, Northern Ireland/Tel. (3657) 21512
London, Inghilterra - (contattare Bhaktivedanta Manor)



RISTORANTI

Dublin, Irlanda—Golden Avatar (ISKCON di Dublino)/Tel. (01) 795933
Londra, Inghilterra—Govinda's, 910 Soho St./Tel. (01) 4373662



ITALIA

Bergamo Villaggio Hare Krsna, 24040 Chignolo d'Isola (BG)/Tel. (035) 490706
Bologna—via Nazionale 124, 40065 Pianoro (BO)/Tel. (051) 774034
Cagliari—Flumini di Quartu, Località Niu Crobiu  Cagliari
Catania—via Roma 249, 95128 Mascalucia (CT)/Tel. (095) 823474
Macerata—Nityananda Center, Contrada S.Paterniano 4 - Potenza Picena/Tel. (0733) 672314
Napoli—via Vesuvio 33/35, 80056 Ercolano (NA)/Tel. (081) 7390398
Padova—via delle Granze 107, 35040 loc. Camin (PD)/Tel. (049) 760007
Perugia—San Secondo, 06100 Citta di Castello, via Pier Leoni 19/Tel. (075) 8578676
Pisa—via delle Colline, loc. La Meridiana, 56603 - Perignano di Lari (PI)/Tel. (0587) 616194
Roma—via Tor Tre Teste 142, 00169 Roma/Tel. (06) 262913



COMUNITA' AGRICOLE

Firenze - Villa Vrndavana, via Comunale degli Scopeti, 108, 50026
San Casciano in Val di Pesa (FI)/Tel. (055) 820054
Lugano (Svizzera Italiana) - La Fattoria Gokula, CH 6997 Sessa (TI)/Tel. (091) 732573
Catania - Govinda, via San Nicolò al Borgo 28, Catania/Tel. (095) 552252
Milano—Govinda, via Valpetrosa 3/5, 20123 Milano/Tel. (02) 862417
Roma—Govinda, via San Simone 73/A (Via dei Coronari) 00186 Roma/Tel. (06) 6541973



ALTRI PAESI EUROPEI

Amsterdam, Olanda—Krsna Dham, 225 Ruysdaelkade, 1072 AW/Tel. (020) 751404
Atene, Grecia—Poseidonos 27 Llioupoli, 16345/Tel. 19937068
Barcellona, Spagna—c/de L'Oblit, 6708026/Tel. (93) 3479933
Bergen, Norvegia—Storhaugen 6, 5000 Bergen/Tel. (05) 290545
Bruxelles, Belgio—49 rue Marché aux Poulets1000 Bruxelles/Tel. (02) 5138605/04
Copenhagen Danimarca—Kongens Tvaeruej 11, 2000 Copenhagen/Tel. (01) 868581
Dudingen, Svizzera—Im Stillen Tal, CH 3186 Dudingen (FR)/Tel. (037) 432698
Gothenburg, Svezia—Hare Krsna Center, Grimmeredsvagen
103.42169 Vastra Frolunda/Tel. (031) 290966
Grodinge, Svezia—Korsnas Gard, 140 32 Grodinge/Tel. (0753) 29151
Helsinki, Finlandia—Govinda's, Jaakarinkatu 10D, Helsinki 15/Tel. (065) 0039
Heidelberg, Germania Occidentale - Kurfursten Anlage 5,6900 Heidelberg/Tel.(06221)15101
Mosca, Russia—Contatta ISKCON Office of Soviet Affairs, Almviks Gard,
15300 Jama, Svezia/Tel. (46) 075552068
Septon, Belgio—Chateau de Petit Somme, Septon 5482/Tel. (086) 322480
Stoccolma, Svezia—Fridhemsgatan 22, 112 40 Stoccolma/Tel. (08) 549002
Valencia, Spagna—c/de Almirante Cadarso 12, Vedat de Torrente/Tel. (961) 55962
Vienna, Austria—Center for Vedic Studies, Licchtensteinstrasse 23/II, 1090/Tel. (0222) 3101033
Zurigo, Svizzera—Bergstrasse 54, 8032 Zurigo/Tel. (01) 693279



COMUNITA' AGRICOLE

Bavarian Forest (Bayrisher Wald) Germania Occidentale (NavaJiyadaNrsimha-Ksetra)
(contattare ISKCON Heidelberg)
Brihuega, Spagna (New Vraja Mandala) - (Santa Clara) Brihuega, Guadalajara/Tel. (11) 280018
Jarna, Svezia—Almviks Gard, 15300 Jarna/ Tel. (46) 75552068
Lugano, Svizzera—The Gokula Project, La Pampa, 6981 Sessa (Malcantone) TI/Tel. (091) 732573
Valencay, Francia (New Mayapur) - Lucay Le Male, 36600/ Tel. (54) 402688



AUSTRALASIA

AUSTRALIA

Adelaide - 69 Belair Rd., Kingswood S.A. (mail: P.O. Box 235 Kingswood 5062)/Tel. (08) 2720488
Brisbane 95 Bank Rd., Graceville, Q.L.D. (mail: P.O. Box 83, Indooroopilly 4068)
Cairns—69 Spence St., Cairns, Q.L.D. 4870 (mail: P.O. Box 5238, Cairns Mail Centre)
Tel. (070) 516946
Melbourne—197 Danks St., Albert Park, Victoria 3206 (mail: P.O. Box 125)/Tel. (03) 6995122
North Sydney—180 Falcon St., N. Sydney, N.S.W. 2060 (mail: G.P.O. 2766, Sydney 2001)
Tel. (02) 9261164
Perth—129 Barrack St., W.A. 6050 (mail: P.O. Box 598, W.Perth, W.A. 6005)/ Tel. (09) 3289171
Sydney—112 Darlinghurst Rd., Darlinghurst, N.S.W. 2010 (mail: P.O. Box 159,
King Cross, N.S.W. 2011)/ Tel. (02) 3575162



COMUNITA' AGRICOLE

Bambra (New Nandagram  Oak Hill, Dean's Marsh Rd., Bambra, VIC 3241/ Tel. (052) 887383
Murwillumbah (New Govardhana)  Tyalgum Rd., Eungella, via Murwillumbah,
N.S.W. 2484 (mail: P.O. Box 687)/ Tel. (066) 721903
Riverina (New Gaudadesh) - Old Renmark Rd., via Wentworth, N.S.W. 2648
(mail: P.O. Box 2446 Mildura Victoria 3500)/ Tel. (050) 278226



RISTORANTI

Adelaide—Crossways, 79 Hindley St., Adelaide, S.A. 5000/ Tel. (08) 515258
Brisbane—Crossways, First Floor, 99 Elisabeth St.
Melbourne - Crossways, First Floor, 123 Swanston St., Melbourne, Victoria 3000/Tel. (03) 6502939
Melbourne—Gopal's, 139 Swanston St., Melbourne, Victoria 3000/ Tel. (03) 6501578
Perth—Gopal's, 129 Barrack St., Perth, WA 6000/ Tel. (09) 3252168
Sydney—Gopal's 180 Falcon St., N. Sydney, N.S.W. 2060/ Tel. (02) 926164
Sydney—Govinda's and Govinda's Takeaway (ISKCON Sydney)/ Tel. (075) 501642




NUOVA ZELANDA E FIJI

Auckland, New Zealand (New Varshan) - Hvy. 18, Riverhead (next to Huapai Golf Course)
(mail: R.D. 2, Kumeu, Auckland)/ Tel. (9) 4128075
Christchurch, New Zealand - 83 Bealey Ave. (mail: P.O. Box 25190 Christchurch) / Tel. (3)
Labasa, Fiji - Delailabasa (mail: P.O. Box 133)/ Tel. 82916
Lautoka, Fiji - 5 Tavewa Ave. (mail: P.O. Box 125)/ Tel. 61633, ext. 48
Rakira, Fiji - Rewasa (mail: P.O. Box 129)/ Tel. 94243
Suva, Fiji - P.O. Box 6376, Nasinu/ Tel. 391282
Wellington, New Zealand - 2 Kensington St., (mail: P.O. Box 2753, Wellington)/ Tel. (4) 850876



RISTORANTI

Auckland, New Zealand - Gopal's, 1 st. fl., Civic House, 291 Queen St./ Tel. (9) 34885
Christchurch, New Zealand - Gopal's, 143 Worcerster St./ Tel. 67035
Lautola, Fiji - Gopal's, Corner of Yasawa St. and Naviti St./ Tel. 62990
Suva, Fiji - Gopal's, Corner of Pratt St. and Joske St. (opp Reserve Bank)/ Tel. 314154



AFRICA

Abeokuta, Nigeria - Ibadan Rd., Obantoko, behind NET (mail: P.O. Box 5177) r, Official Town (mail: P.O. Box 01568, Osu)
Buea, Cameroon - Southwest Province (mail: c/o Yuh Laban Nkesah, P and T, VHS)
Cape Town, South Africa - 17 St. Andrews Rd., Rondebosch 7700/ Tel. (21) 6891529 Durban (Natal), S. Africa - Chatsworth Circle, Chatsworth 4030 (mail: P.O. Box 56003)/ Tel. (31) 435815
Freetown, Sierra Leone - 13 Bright St., Brookfields (mail: P.O. Box 812, Freetown)
Johannesburg, S. Africa - "Misty Hills", Plot 69 Reitfontein Rd.
(mail: P.O. Box 723 Muldersdrift (Tvl), 1747)/ Tel. (11) 6662716
Harare Zimbabwe - 46 Crowhill Rd. (mail: P.O. Box 2090)/ Tel. 8877801
Kitwe, Zambia - 3121 Gandhi Close, Buyantanshil/ Tel. 214164
Lagos, Nigeria - No. 2 Murtala Mohammed International Airport Expressway,
Mafaluku (mail: P.O. Box 8793, Lagos)
Mauritius - 123 Sir Guy Forget Ave., Quatre Bornes (mail: P.O. Box 108,
Quatre Bornes, Mauritius)/ Tel. 46804
Mombasa, Kenya - Hare Krishna House, Sauti Ya Kenya and Kisumu Rds.
(mail: P.O. Box 82224, Mombasa)/ Tel. 312248
Nkawkaw, Ghana - P.O. Box 69, Nkawkaw
Nairobi, Kenya - Muhuroni Close, off West Nagara Rd. (mail: P.O. Box 28946, Nairobi)/744365
Port Harcourt, Nigeria - 2 Eligbam Rd. (corner of Obana Obhan St.), Gr.A. II
(mail: P.O. Box 4429, Trans Amadi)
Tokoradi, Ghana - 64 Windy Ridge (mail: P.O. Box 328)
Warri, Nigeria - 1 Ogonu St., Bendel Housing Estate, Ugborikoro
(P.O. Box 1922, Warri)/ Tel. 053230262



COMUNITA' AGRICOLE

Mauritius, (ISKCON Vedic Farm)  Beau Bois, Bon Acceuil



RISTORANTI

Durban, S. Africa - Govinda s (contattare ISKCON Durban)



ASIA

INDIA

Agartala, Tripura - AssamAgartala Rd., Banamalipur, 799001
Ahmedabad, Gujarat - 7, Kailas Society, Ashram Rd., 380 009/ Tel. 449935
Bamanbore, Gujarat - N.H.8B, Surendranagar
Bangalore, Karnataka - 210 Bellary Rd., Sadashiva Nagar, 560 080/ Tel. 361539
Baroda Gujarat - Hare Krishna Land, Gotri Rd., 390 015/ Tel. 326299
Bhubaneswar, Orissa - National Highway No. 5, Nayapali 751 001/ Tel. 53125
Bombay, Maharashtra - Hare Krishna Land, Juhu 400 049/ Tel. 626860
Calcutta, W. Bengal - 3 Albert Rd., 700 017/ Tel. 443757
Chandigarh Punjab - Hare Krishna Land, Dakshin Marg, Sector 36B, 160 036/ Tel. 44634
Chhaygharia (Haridaspur), W. Bengal - Thakur Haridas Sripatbari Sevashram,
P. O. Chhaygharia, P.S. Bongaon, Dist. 24 Paragonas
Gauhati, Assam - Post Bag No. 127, Gauhati 781 001
Hyderabad, A. P. - Hare Krishna Land, Nampally Station Rd., 500 001/ Tel. 551018
Imphal, Manipur - Hare Krishna Land, Airport Rd., 795 001
Madras, Tamil Nadu - 59, Burkit Rd. T. Nagar, Madras  17/ Tel. 443266
Mayapur, W. Bengal - Shree Mayapur Chandrodaya Mandir. P. O. Shree Mayapur Dham (Dist. Nadia)
Moirang, Manipur - Nongban Ingkhon, Tidim Rd.
Nagpur, Maharashtra - 70 Hill Road. Ramnagar, 440 010/ Tel. 33513
New Delhi - M119 Greater Kailash 1, New Delhi 110 048/ Tel. 6412058
Pandharpur, Maharashtra - Hare Krishna Asrama, acr. Chandrabhaga River, Sholapur, 413 304
Patna, Bihar - Rajendra Nagar Road No. 12, 800 016/ Tel. 50765
Pune, Maharashtra - 4 Tarapoor Rd., Camr., 411 001/ Tel. 60124 and 64003
Silchar, Assam - Ambikapatti, Silchar, 788004, Cachar District
Siliguri, W. Bengal - Subash Pally, Siliguri
Surat, Gujarat - Rander Rd., Jahangirpura, Surat, 395 005/ Tel. 84215
Tirupati, A. P. - K. T. Rd., Vinayaka Nagar 517 501/ Tel. 2285
Trivandrum, Kerala - T. C. 24/1485, WC Hospital Rd., Thycaud, 695 014/ Tel. 68197
Udhampur, Jammu and Kashmir - Prabhupada Nagar, Udampur 182 101/Tel. 496 P.P.
Vrindavana, U. P. - Krishna Balaram Mandir, Bhaktivedanta Swami Marg, Raman Reti,
Mathura/Tel. 178



COMUNITA' AGRICOLE

Ahmedabad, Gujarat - Nityananda Seva Ashram, Odhav Rd., (near Octioi Naka), Odhav, 886 382
Ahmedabad District, Gujarat - Hare Krishna Farm, Katwada (contattare ISKCON Ahmedabad)
Chamorshi Maharashtra - 78 Krishnanagar Dham, District Gadhachiroli, 442 603
Hyderabad A.P. - P.O. Dabilpur Village, Medchal Taluc, Hyderabad District, 501 401
Mayapur, W. Bengal  Contattare Mayapur)



RISTORANTI

Bombay Maharashtra - Govinda's (al Hare Krishna Land)
Vrindavana - Krishna Balaram Mandir Guesthouse



ALTRI PAESI

Bali, Indonesia - Jalan Sagamona 17, Renon, Denpasar
Bangkok, Thailand - 139, Soi PutthaOsoth, New Road/ Tel. 2332488
Chittagong Bangladesh - Caitanya Cultural Society, Sri Pundarik Dham, Mekhala,
Hathazali/ Tel. 108 (City office and mail: 23 Nandan Kanan Chittagong)/ Tel. 202219
Colombo, Sri Lanka - 188 New Chetty St., Colombo 13/ Tel. 33325
Hong Kong - 27 Chatam Road South, 6/F, Kowloon/ Tel. 37396818
Jakarta, Indonesia - Yayasan Kesadaran Krishna Indonesia, JL. Kamboja 1012,
Tomang Raya/ Tel. 599301
Kathmandu, Nepal - Vishnu Gaun Panchayat Ward No. 2, Budhanilkantha/ Tel. 4-10368
Kuala Lampur, Malaysia - Lot 9901, Jalan Awan Jawa, Taman Yarl, off 5.5 mile,
Jalan Kelang Lama Petaling/ Tel. 730172
Manila, Philippine - 170 R. Fernandez, San Juan, Metro Manila/ Tel. 707410
Taipei, Taiwan - mail: c/o ISKCON Hong Kong)
Tehran, Iran - KeshavarzDehkedeh Ave. Kamran St. No. 58/ Tel. 658870
Tel Aviv, Israel  (17 B) Gordon St., P. O. Box 48163, Tel Aviv 61480/ Tel. 03-238239
Tokyo, Japan - 2-4112 Izumi, Suginamiku, Tokyo T168/ Tel. (3) 3271541



COMUNITA' AGRICOLE

Cebu, Philippines (Hare Krishna Paradise)  231 Pagsabungan Rd., Basak, Mandaue City/83254



RISTORANTI
Cebu, Philippines - Govinda's, 26 Sanchiangko St.



AMERICA LATINA

BRASILE

Belem, PA - AV. Gentil Bittencourt, 1002 (entre Generalissimo e Quintino Bocaiuva)/Tel. (091) 2221886
Belo Horizonte, MG - Av. Gentulio Vargas, 167, Funcionarios/ Tel. (031) 2232776
Brasilia, DF - HIGS 706Bloco C, Casa 29/ Tel. (061) 2427579
Campo Grande, MS - Rua Carlos Chagas, 32Caicara
Campos RJ - Av Bezamath, 35, Pq. California
Curitiba, PR - Av. 7 de Setembro, 1594, Alto da Rua 15 /Tel. (041) 2646634
Florianopolis, SC - Rua Duarte Schutel, 61Centro
Fortaleza, CE - Rua José Laurenco, 2114, Aldeota/ Tel. (085) 244-7068
Goiania, GO - Rua 88C, No. 2Setor Sul/ Tel. (062) 2417492
Manaus AM - Rua dos Andradas 465, Centro/ Tel. (092) 2333709
Porto Alegre, RS - Rua Dr. Thimoteo, 753Moinhos de Vento
Ribeirao Preto, SP - Rua Cerqueira Cesar 480, Centro
Rio de Janeiro, RJ - Ladeira da Gloria, 98, Gloria/ Tel. (021) 2855643
Salvador, BA - Rua Alvaro Adorno, 17, Brotas/Tel. (071) 244-1072
Santos, SP - Rua Nabuco de Araujo, 151Embaré/ Tel. (0132) 213596
Sao José do' Campos, SP - Rua Paranà, 266Vila Maria
Sao Paulo, SP - Rua Bom Pastor, 798, Ipiranga (mail: C.P. 4855)/ Tel. (011) 63-1674
Sao Paulo, SP (Centro Cultural) - Rua Itavurù, 269Indianapolis
Sorocaba, SP - Rua Cesario Motta, 130, Centro
Vitoria, ES - Rua Chafic Murad, 218, Praia do Soà/ Tel. (027) 2279860



COMUNITA' AGRICOLE

Caruaru, Penambuco - Distrito de Murici (mail: Rua do Norte, 61, Sala 3, Centro)
Pindamonhangaba, SP (New Gokula) - Bairro Riberao Grande (mail: C.P. 108, CEP 12.400) - Tel. (0122) 425002



RISTORANTI

Belém, Parà (Sri Krsna Prasada) - Av. Gentil Bittencourt, Passagem Mac Dowell, 96
(entre Dr. Morais e Benjamin Constant)/ Tel. (091) 2221886



MESSICO

Guadalajara - Pedro Moreno 1791, Sector Juarez, Jalisco/ Tel. 261278
Mexico City - Gob. Tiburcio Montiel 45, San Miquel Chapultepec, Mexico, D.F. 18/Tel. (905) 2710132
Mexico City - Govinda's Cultural Center, Insurgentes Sur 23841, Mexico City 01000 D.F./ Tel. 5489323
Monterrey - Zaragoza 1007, nte. Zona Centro/ Tel. 746976
Morelia - Ticateme No. 52 pte., Col. Selix Ireta 58070, Morelia, Mich.
Vera Cruz - Calle 3, Carebelas No. 784 Fraccionamienito Reforma/ Tel. 50759



COMUNITA' AGRICOLE

Tulacingo, Hidalgo (Nueva GaudaMandala Bhumi) - (Contattare ISKCON Mexico City)



PERU'

Arequipa - Jerusalen 402/ Tel. 229523
Cuzco - San Juan de Dios 285/ Tel. 222353
Lima - Pasaje Solea 101 Santa Maria Chosica/ Tel. 910891
Lima - Schell 615 Miraflores
Trujillo - Bolivar 738/ Tel. 259523



COMUNITA' AGRICOLE

Hare KrishnaCorreo De Bellavista - DPTO De San Martin



RISTORANTI

Arequipa  (Alla ISKCON di Arequipa)
Cuzco Espàderos 128
Lima - Schell 634 Miraflores



ALTRI PAESI

Bogota, Colombia - Calle 63A, 1062 Chapinero/ Tel. 2495797
Bogota, Colombia - Transversal 1a, 5622, Alto Chapinero/ Tel. 2558742
Buenos Aires, Argentina - Centro Bhaktivedanta, Andonaegui 2054, (1431)
Cali, Colombia - Avenida 2 EN, 24N39/ Tel. 688853
Caracas, Venezuela - Prolongacion Ave. Las Palmas, Calle Capriles, Quinta Pollita/ Tel. 7821939
Christ Church, Barbados - 31 Goodland Park/ Tel. (809) 4284209
Cochabamba, Bolivia - P.O. Box 3988/ Tel. 46441
Concepcion, Cile - Nonguen 588/ Tel. 23150
Cordoba, Argentina - Montevideo 950, Paso de los Andes/ Tel. (051) 262229
Crabwood Creek, Guyana - Grant 1803, Sec. D, Corentyne, Berbice
Cuenca, Ecuador - Pje. Paucarabamba e Gral. Veintimilla BariolasChirimollas/ Tel. (07) 829358
Essequibo Coast, Guyana - New Navadvipa Dham, Mainstay, Essequibo Coast
Georgetown, Guyana - 24 Uitvlugt Front, West Coast Demerara
Guatemala, Guatemala - Apartado Postal 1534
Guayaquil, Ecuador - Velez 1915 (between Carchi and Tulcan)/ Tel. 361647
La Paz, Bolivia - Calle 16 Obrajes 460 (mail: P.O. Box 10278)/ Tel. 783556
Montevideo, Uruguay - Pablo de Maria 1427
Panama, Republic of Panama - Via las Cumbres, entrada Villa Zaita, frente a INPSA No. 10 (mail: P.O. Box 62954, Panama)/ Tel. 312057
Pereira, Colombia - Carrera 5a, 1936/ Tel. 42769
Quito, Ecuador - Carron 641 Amazones/ Tel. 520466
Rosario, Argentina - Centro Bhaktivedanta, Corrientes 925. Rosario 2000
Santa Cruz, Bolivia - P.O. Box 4920/ Tel. 40146 (31571)
San Jose, Costa Rica - Centro Cultural Govinda, 235 mtrs. norte del Banco Anglo,
San Pedro (mail: Apdo. 166, 1002)/ Tel. 341218
San Salvador, El Salvador - Avenida Universitaria 1132 Media Quadra al sur de la
Embajada Americana, San Salvador (mail: P.O. Box 1506)/ Tel. 259517
Santiago, Cile - Manuel Carvallo 771, Nunoa/ Tel. 392734
Santo Domingo, Dominican Republic - Calle Cayetano Rodriquez No. 254
Trinidad and Tobago, West Indies - Prabhupada Ave., Longdenville, Chaguanas



COMUNITA' AGRICOLE

Buenos Aires, Argentina (Bhaktilata Puri) - (contattare Centro Bhaktivedanta Buenos Aires)
Colombia (Nueva Mathura) - Cruzero del Guali, Municipio de Caloto, Valle del Cauca/T.612688 en Cali
Guayaquil, Ecuador (Nuevo Nilacala) - (contattare ISKCON di Guayaquil)
Guyana - Seawell Village, Corentyne, East Berbice
San Jose, Costarica - Granja Nueva Goloka Vrindavana, Carretera a Paraiso, de la entrada del Jardin Lancaster (por Calle Concava), 200 metros as sur (mano derecha) Cartago (mail: Apdo 166, 1002)
San Salvador, El Salvador - Carr. a Santa Ana, Km. 34, Canton Los Indios, Zapotitan, Dp. de La Libertad



RISTORANTI

Cuenca, Ecuador - Govinda's, Annexo Hotel, Crespo
Guatemala, Guatemala - Callejor Santandes a una cuadra abajo de Guatel, Panajachel Solola
Guayaquil, Ecuador - Govinda's (contattare ISKCON Guayaquil)
La Paz, Bolivia - Restaurant Manjari, Calle Potosi 1315, esq. Colon
San Salvador, El Salvador - 25 Avenida Norte 1132
Santa Cruz, Bolivia - Restaurant Govinda's, Calle Florida 594, esq. Canoto
Santa Cruz, Bolivia - Snack Govinda, Av. Argomosa (1. anillo), esq. Bolivar















I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA

Consigli Alle Nazioni Unite

La seguente intervista è il seguito di una conversazione che ebbe luogo il 31 maggio 1974 a Ginevra tra Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada e il signor C. Hennis, membro dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro che opera nell'ambito delle Nazioni Unite.



Srila Prabhupada: Il corpo sociale dovrebbe avere una classe di uomini che agisce da cervello e guida in modo che tutti possano diventare felici. Questo è lo scopo del nostro movimento.
Hennis: Uno scopo valido: in ogni società è sempre stata affermata la necessità di una classe sacerdotale, ossia di una classe di filosofiguida.
Srila Prabhupada: Ora però la cosiddetta classe sacerdotale sta distorcendo i comandamenti biblici per conformarli ai propri capricci. Per fare un esempio, la Bibbia comanda: "Non uccidere", ma la classe sacerdotale, come le altre classi, permette che esistano i mattatoi. Com'è dunque possibile che questa classe possa fungere da guida?
Hennis: Ma il mondo animale è interamente composto di esseri che si divorano a vicenda. Io credo che la giustificazione che la gente ha per mantenere i mattatoi è che si tratti soltanto di un modo più pulito di uccidere di quello di un leone che balza su un'antilope.
Srila Prabhupada: Un essere umano dovrebbe essere provvisto di discernimento. L'uomo dev'essere guidato dal suo cervello, e la società dev'essere guidata dalla "classe dei cervelli", cioè dai sacerdoti, gli uomini di pensiero. La natura ha dato agli esseri umani i frutti, gli ortaggi, i cereali, il latte, alimenti che sono tutti provvisti di grande valore nutritivo, e gli esseri umani dovrebbero essere soddisfatti di questi cibi salutari. Perché dovrebbero mantenere dei mattatoi? Come possono pensare che saranno felici peccando, non seguendo i comandamenti di Dio? Questo vuol dire che la società è priva di cervello.
Hennis: La mia organizzazione non è direttamente interessata al fornire un cervello alla gente.
Srila Prabhupada: Può darsi che la sua organizzazione non sia direttamente interessata a ciò, ma se la sua società è priva di cervello, non potrà mai diventare felice, per quanto voi possiate cercare di organizzarla. Io sono convinto di questo.
Hennis: Alla mia organizzazione sta a cuore eliminare gli ostacoli che impediscono alle persone di avere un cervello che funzioni a dovere. Uno di questi ostacoli è la povertà.
Srila Prabhupada: No. La cosa principale è che la società deve imparare a discriminare fra attività pie e attività colpevoli. Gli esseri umani devono dedicarsi ad attività pie, non ad attività peccaminose. In caso contrario saranno privi di cervello. Non sono migliori degli animali. E secondo un punto di vista morale, le piacerebbe mandare sua madre al mattatoio? Lei beve il latte della mucca  e quindi la mucca è sua madre  e poi lei la manda al mattatoio. Per questa ragione chiediamo: dov'è il cervello della società?
Hennis: Certo, quando lei parla delle distinzioni che vengono fatte fra attività pie a attività colpevoli...
Srila Prabhupada: Oggi praticamente nessuno fa questa distinzione, ma noi la facciamo, e abbiamo introdotto queste idee fondando comunità agricole e proteggendo le nostre mucche. Le nostre mucche vincono premi come le migliori produttrici di latte, perché sono molto felici. Loro lo sanno: "Queste persone non ci uccideranno". Lo sanno, e per questo sono felici. Non uccidiamo neppure i loro vitelli. Nelle altre fattorie, non appena una mucca mette al mondo un vitello, lo strappano alla madre per ucciderlo. E' possibile constatarlo; questo significa che la società non ha cervello. Voi potrete creare centinaia di organizzazioni, ma la società non sarà mai felice. Questo è il verdetto.
Hennis: Beh, non possiamo essere accusati di dedicarci ad attività colpevoli quando non pensiamo che quello che stiamo facendo sia peccato.
Srila Prabhupada (ridendo): Davvero? Lei crede di non poter essere accusato d'infrangere la legge dello Stato solo perché non sa qual è la legge dello Stato? Il punto è che se la vostra classe sacerdotale non sa che cos'è peccaminoso può anche istruirvi di non fare niente di peccaminoso, ma a che serve? E' necessario che una classe sacerdotale sappia distinguere tra ciò che è colpevole e ciò che non lo è per potervi impartire le giuste istruzioni. In questo caso voi dovete rinunciare alle vostre attività colpevoli. Quando questi giovani sono venuti a me, ho detto loro: "Il mangiar carne, il sesso illecito, il gioco d'azzardo e l'uso di sostanze intossicanti: queste cose sono colpevoli. Dovete eliminarle.." Se non rinunciamo a queste attività colpevoli la natura ci punisce. Dobbiamo quindi conoscere le leggi della natura, dobbiamo sapere quello che la natura vuole. In definitiva, la natura vuole che noi, esseri umani, cessiamo le nostre attività colpevoli. Se non lo facciamo, dobbiamo essere puniti.
Hennis: Noi stiamo soltanto cercando di dare alle persone un'equa parte delle cose materiali della vita: salari giusti, cose dignitose, buone opportunità per il tempo libero.
Srila Prabhupada: Questo è giusto, ma le persone devono sapere riconoscere ciò che è colpevole da ciò che non lo è.
Hennis: Sì, ma non credo che lei possa sperare davvero d'indottrinare la gente. Perlomeno, non può aspettarsi che un'organizzazione internazionale indottrini la gente.
Srila Prabhupada: Come organizzazione internazionale per la pace e la prosperità, le Nazioni Unite dovrebbero mantenere una classe di uomini che fungano da cervello per la società. Allora tutto andrà alla perfezione. Semplici gambe e mani che lavorano senza una direttiva, senza un cervello, non vanno bene. Le Nazioni Unite sono state organizzate per il beneficio totale della società umana, ma non hanno un ministero per quella che possiamo definire l'organizzazione addetta al cervello.
Hennis: E' vero, certo. I funzionari delle Nazioni Unite servono gli interessi dei membri delle varie nazioni del mondo. Quello che cerchiamo di fare e facciamo è di aiutare a capire i loro problemi.
Srila Prabhupada: Già, aiutarle a capire. Perlomeno aiutarle a capire quello che dovrebbero e quello che non dovrebbero fare. Almeno questo.















Libri

SRIMADBHAGAVATAM

Primo Canto: "La Creazione"

Questa è la continuazione della presentazione dello Srimad-Bhagavatam, il grande classico spirituale dell'India scritto 5000 anni fa da Krsna Dvaipayana Vyasa, e ora presentato in una nuova traduzione con il commento di Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Lo SrimadBhagavatam fornisce la chiave perché l'umanità possa diventare unita nella pace, nella prosperità e nell'amicizia concentrandosi su una causa comune. Questa causa comune è l'unità spirituale di tutti gli esseri viventi, e lo SrimadBhagavatam presenta un'ideologia rivoluzionaria che è la base per la rispiritualizzazione della società. Nel mondo d'oggi non c'è mancanza di avanzamento scientifico, ciò che manca è la conoscenza della scienza di Dio. Quindi, in un mondo che soffre per la discordia universale, per l'ansietà e la confusione, non c'è letteratura più importante di questo radioso SrimadBhagavatam. Se volete ricevere l'intera serie di volumi dello SrimadBhagavatam scrivete alla BBT Italia.







CAPITOLO UNO

Le domande dei saggi

Coloro che recitano lo SrimadBhagavatam per mestiere, in modo del tutto inautentico, non possono essere rappresentanti di Sukadeva Gosvami. Essi desiderano solo assicurarsi da vivere. Si deve dunque evitare di ascoltare i discorsi di tali impostori, che hanno generalmente l'abitudine di passare direttamente alla parte più "confidenziale" dell'opera, ignorando del tutto il metodo graduale che permette di coglierne il significato profondo. Tali imbroglioni s'immergono quasi sempre nel cuore del racconto della danza rasa, che sarà sicuramente male interpretata dall'uomo comune. Alcuni considerano questi divertimenti del Signore come immorali, altri li offuscano con le loro stupide interpretazioni. Nessuno di loro prova il minimo desiderio di seguire le tracce di Srila Sukadeva Gosvami.
Per concludere, chi desidera seriamente approfondire lo studio del rasa dovrà ricevere il messaggio dello Srimad-Bhagavatam da un rappresentante qualificato di Sukadeva Gosvami nella successione di maestri spirituali, perché questi narra lo SrimadBhagavatam fin dal suo inizio, e non in modo capriccioso o al solo scopo di soddisfare le menti materialistiche che hanno una scarsa conoscenza della scienza trascendentale. Sukadeva Gosvami presenta lo SrimadBhagavatam con tale arte che una persona sincera e seria assaporerà subito il frutto maturo della conoscenza vedica, semplicemente accettando di riceverne il nettare dalle sue labbra o da quelle del suo autentico rappresentante.



VERSO 4


naimise 'nimisaksetre
rsayah saunakadayah
satram svargaya lokaya
sahasrasamam asata

naimise: nella foresta conosciuta come Naimisaranya; animisaksetre: il luogo particolarmente caro a Visnu (che non chiude mai le palpebre; rsayah: saggi; saunakaadayah: guidati dal saggio Saunaka; satram: sacrificio; svargaya: per il Signore, che è glorificato nei cieli; lokaya: e per i devoti che sono sempre in contatto con il Signore; sahasra; mille; samam: anni; asata: compirono.



TRADUZIONE

Un tempo, grandi saggi guidati da Saunaka si riunirono in un luogo santo nella foresta di Naimisaranya per compiere un grande sacrificio che doveva durare mille anni, per la soddisfazione del Signore e dei Suoi devoti.



SPIEGAZIONE

I primi tre sloka costituiscono il preludio dello Srimad-Bhagavatam. Con questo verso affrontiamo invece la trama stessa di questo grande racconto. Lo SrimadBhagavatam fu narrato per la prima volta da Srila Sukadeva Gosvami, e nella foresta di Naimisaranya il Testo sarà trasmesso per la seconda volta.
Il Vayaviya Tantra c'informa che Brahma, l'ingegnere dell'universo che noi abitiamo, immaginò un'immensa ruota che circondava l'intero universo e il cui centro corrispondeva a un luogo ben preciso, Naimisaranya. Anche il Varaha Purana menziona la foresta di Naimisaranya, aggiungendo che ogni sacrificio compiuto in questo luogo avrà l'effetto di ridurre la potenza della gente demoniaca. Perciò i brahmana preferiscono questo luogo per il compimento dei loro sacrifici.
I devoti del Signore, Sri Visnu, offrono ogni tipo di sacrificio per il Suo piacere. Essi sono costantemente attratti dal Suo servizio, mentre le anime cadute sono attratte dai piaceri dell'esistenza materiale. La Bhagavadgita insegna che ogni azione compiuta in questo mondo per un motivo che non sia il piacere di Visnu incatena sempre più il suo autore. Le Scritture c'ingiungono quindi di compiere tutte le nostre azioni in uno spirito di sacrificio per la soddisfazione di Visnu e dei Suoi devoti. Questo porterà al mondo pace e prosperità.
I grandi saggi desiderano sempre il bene di tutti, perciò i saggi guidati da Saunaka si riuniscono nel luogo santo di Naimisaranya con l'intenzione di compiere una serie ininterrotta di grandi sacrifici. L'uomo immerso nell'oblio non conosce la via della pace e della prosperità. I saggi, invece, la conoscono bene, perciò sono sempre desiderosi di compiere, a beneficio degli uomini virtuosi, atti che porteranno pace al mondo. Amici sinceri di tutti gli esseri, essi s'impegnano costantemente nel servizio di devozione al Signore per il bene di tutti a costo di affrontare grandi privazioni. Sri Visnu, il Signore, è paragonato a un grande albero, tutti gli altri esseri—inclusi gli esseri celesti, gli uomini, i Siddha, i Carana, i Vidyadhara, ecc. sono ramificazioni e foglie. Quando s'innaffia la radice di un albero, anche tutte le altre parti ricevono nutrimento. Soltanto le foglie e i rami staccati dall'albero non saranno soddisfatti, e nonostante tutti gli sforzi per innaffiarli si seccheranno gradualmente. Così, quando l'uomo si separa da Dio diventa come una foglia o un ramo caduti dall'albero: non è più possibile nutrirli e ogni sforzo per soddisfarli diventa allora una pura perdita di tempo e di energia. La società materialistica moderna ha spezzato la sua relazione con il Signore Supremo e tutti i piani creati dai suoi dirigenti atei sono certamente destinati al fallimento; ma gli uomini non aprono gli occhi su questa situazione.
Nell'età in cui viviamo il canto collettivo e pubblico dei Santi Nomi del Signore è il metodo raccomandato per "risvegliare" gli uomini, per ridare loro coscienza. Questo metodo fu presentato in modo scientifico e preciso da Sri Caitanya Mahaprabhu, il Signore in persona, e ogni uomo intelligente dovrebbe trarre vantaggio dal Suo insegnamento per conoscere la vera pace e la prosperità e farne partecipe l'umanità intera. Lo Srimad-Bhagavatam persegue lo stesso fine, come sarà spiegato in seguito.



VERSO 5


ta ekada tu munayah
pratar hutahutagnayah
satkrtam satam asinam
papracchur idam adarat

te: i saggi; ekada: un giorno; tu: ma; munayah: i saggi; pratah: mattino; huta: bruciando; hutaagnayah: il fuoco del sacrificio; satkrtam: i dovuti rispetti; satam: Sri Suta Gosvami; asinam: seduto; papracchuh: chiesero; idam: su ciò (che segue); adarat: con il dovuto riguardo.



TRADUZIONE

Un giorno, compiuti i loro doveri mattutini e acceso il fuoco del sacrificio, poi offerto con rispetto un seggio Srila Suta Gosvami, i grandi saggi cominciano a interrogarlo con gravità.



SPIEGAZIONE

Il mattino rappresenta il momento migliore della giornata per tenere cerimonie spirituali. I grandi saggi offrono dunque un seggio elevato, degno della sua persona, a colui che sta per trasmettere loro lo SrimadBhagavatam; questo seggio è detto vyasasana, da Vyasadeva, che è il primo maestro spirituale per tutti gli uomini. Tutti gli altri maestri dopo di lui sono considerati suoi rappresentanti, a condizione che presentino così com'è il messaggio del precettore originale. Sri Vyasadeva trasmise il messaggio dello SrimadBhagavatam a Srila Sukadeva Gosvami, e da lui lo ascoltò Sri Suta Gosvami. Tutti i rappresentanti autentici di Sri Vyasadeva, nella successione di maestri spirituali sono qualificati con il titolo di Gosvami perché controllano i loro sensi e seguono rigidamente la via tracciata dagli acarya precedenti. I Gosvami non danno mai conferenze alla leggera sullo SrimadBhagavatam, ma seguono sempre con molta cura le tracce dei loro predecessori, che hanno trasmesso intatto il messaggio spirituale.
Chi ascolta lo SrimadBhagavatam può talvolta interrogare colui che parla per ottenere chiarimenti, ma senza uno spirito di sfida. Conviene rivolgere le domande mostrando grande rispetto per colui che parla e per l'argomento esposto. Lo stesso comportamento è raccomandato anche nella Bhagavadgita: si deve ricevere la conoscenza trascendentale con un ascolto sottomesso e dalla fonte giusta. Questi saggi, dunque, si rivolgono al maestro Suta Gosvami mostrandogli il più grande rispetto.



VERSO 6


rsaya ucuh
tvaya khalu puranani
setihasani canagha
akhyatany apy adhitani
dharmasastrani yany uta

rsayah: i saggi; acuh: dissero; tvaya: da te; khalu: senza alcun dubbio; puranani: i supplementi dei Veda che comprendono narrazioni esplicative; saitihasani: con i Racconti storici; ca: e; anagha: libero da ogni vizio; akhyatani: spiegate; api: sebbene; adhitani: studiate attentamente; dharmasastrani: le Scritture che danno le direttive per un'esistenza progressiva; yani: tutte quelle; uta: detto.



TRADUZIONE

I saggi dissero:
O venerabile Suta Gosvami, tu sei totalmente libero da ogni vizio e possiedi la conoscenza di tutti i Testi spirituali, compresi i Purana e i Racconti storici, perché li hai studiati adeguatamente da un maestro qualificato e li hai tu stesso spiegati.



SPIEGAZIONE

Un gosvami, o rappresentante qualificato di Sri Vyasadeva dev'essere libero da ogni vizio. I quattro grandi vizi del kaliyuga sono: 1) la vita sessuale illecita, 2) l'abbattimento degli animali, 3)l'intossicazione, e 4) il gioco d'azzardo di ogni tipo. Il gosvami dev'essere immune da questi vizi, altrimenti perde ogni diritto di sedersi sul vyasasana. Nessuno dovrebbe occupare questo seggio se non è privo di difetti e libero da questi vizi. Inoltre deve possedere la conoscenza di tutte le Scritture rivelate, di tutti i Testi vedici, che comprendono i Purana e i Racconti storici (Itihasa), come il Mahabharata e il Ramayana. Il gosvami, o acarya, deve conoscere perfettamente tutti questi Testi.
Ascoltare e spiegare le Scritture rivelate è più importante che leggerle, perché questo è l'unico modo per assimilarle veramente. Ascoltare si traduce con sravana e spiegare con kirtana, metodi fondamentali per il progresso spirituale. Soltanto colui che ha ricevuto il messaggio spirituale ascoltandolo attentamente da una fonte autorizzata potrà spiegarlo nel modo giusto.



VERSO 7


yani vedavidam srestho
bhagavan badarayanah
anye ca munayah suta
paravaravido viduh

yani: tutte quelle; vedavidam: degli studiosi dei Veda; sresthah: il più anziano; bhagavan: manifestazione divina; badaadyanah: Vyasadeva; anye: altri; ca: e; munayah: i saggi; suta: o Suta Gosvami; paravaravidah: coloro che, tra gli studiosi eruditi, sono esperti nelle scienze fisiche e metafisiche; viduh; sanno.



TRADUZIONE

O Suta Gosvami, il più anziano tra i dotti vedantisti, tu sei esperto nella conoscenza dell'avatara Vyasadeva e di altri saggi, che sono maestri di ogni scienza fisica e metafisica.



SPIEGAZIONE

Lo SrimadBhagavatam è il commento naturale del Brahma-sutra, o Badarayani Vedantasutra. Naturale perché Vyasadeva è l'autore sia del Vedantasutra sia dello SrimadBhagavatam, essenza di tutte le Scritture vediche. Oltre a Vyasadeva, esistono sei altri saggi—Gautama, Kanada, Kapila, Patanjali, Jaimini e Astavakra—, autori di sei grandi sistemi filosofici. Il Vedanta-sutra racchiude tutta la scienza di Dio, mentre negli altri sistemi filosofici non si menziona quasi mai la causa di tutte le cause.
Prima di potersi sedere sul vyasasana occorre essere perfettamente esperti in tutti i sistemi filosofici per poter stabilire così la supremazia della scienza teista dello SrimadBhagavatam. Srila Suta Gosvami è il maestro qualificato e i saggi di Naimisaranya lo elevano dunque sul vyasasana. Sri Vyasadeva è qui designato come avatara perché è una manifestazione autentica del Signore Supremo.



VERSO 8


vettha tvam saumya tat sarvam
tattvatas tadanugrahat
bruyuh snigdhasya sisyasya
guravo guhyam apy uta

vettha: sei molto esperto; tvam: Tua Grazia; saumya: colui che è puro e semplice; tat: quello; sarvam: tutto; tattvatah: in realtà; tatanugrahat: con il loro favore; bruyuh: hanno detto; snigdhasya: di colui che è sottomesso; sisyasya: del discepolo; guravah: i maestri spirituali; guhyam: segreto; api uta: provvisto di.



TRADUZIONE

Con la tua sottomissione ti sei attirato tutti i favori dei tuoi maestri spirituali. Così ora puoi farci partecipi di ciò che essi ti hanno insegnato.



SPIEGAZIONE

Soddisfare il maestro spirituale ottenendo così le sue benedizioni è il segreto del successo nella vita spirituale. Srila Visvanatha Cakravarti Thakura scrive nei suoi famosi otto versi sul maestro spirituale: "Offro il mio rispettoso omaggio ai piedi di loto del mio maestro spirituale. Se egli è soddisfatto, certamente farò piacere al Signore; se egli è insoddisfatto, la vita spirituale si copre subito d'insidie." E' essenziale quindi che il discepolo sia sempre obbediente e sottomesso al maestro spirituale qualificato. Srila Suta Gosvami possedeva tutte le qualità del perfetto discepolo, perciò ottenne i favori dei suoi maestri spirituali, tutti eruditi e realizzati, come Srila Vyasadeva. I saggi di Naimisaranya ripongono la loro fiducia nel valore di Srila Suta Gosvami e sono tutti desiderosi di ascoltare le sue parole.



VERSO 9


tatra tatranjasayusman
bhavata yad viniscitam
pumsam ekantatah sreyas
tan nah samsitum arhasi

tatra: di conseguenza; tatra: di conseguenza; anjasa: reso facile; ayusman: favorito da una lunga vita; bhavata: con la tua nobile persona; yat: qualunque cosa; viniscitam: accertato; pumsam: per la massa degli uomini; ekantatah: in modo assoluto; sreyah: bene ultimo; tat: quello; nah: a noi; samsitum: di spiegare; arhasi: meriti.



TRADUZIONE

Ti preghiamo dunque, tu che godi di una lunga vita, di rivelarci, in un modo facilmente comprensibile, ciò che consideri il bene supremo e assoluto per tutti gli uomini.



SPIEGAZIONE

La Bhagavadgita raccomanda di venerare l'acarya. Gli acarya e i gosvami aspirano sempre al bene ultimo dell'uomo, in particolare al suo benessere spirituale, che include anche quello materiale. Gli acarya danno quindi insegnamenti destinati al benessere spirituale degli uomini. Prevedendo l'ignoranza degli uomini del kaliyuga, età di ferro e di discordia, i saggi pregano Suta Gosvami di sintetizzare tutte le Scritture a beneficio di questi uomini condannati sotto ogni aspetto. Desiderano dunque conoscere qual è per l'uomo il bene supremo, il bene assoluto. Il verso seguente descrive la triste sorte degli uomini del kaliyuga.



VERSO 10


prayenalpayusah sabhya
kalav asmin yuge janah
mandah sumandamatayo
mandabhagya hy upadrutah

prayena: quasi sempre; alpa: scarsa; ayusah: durata di vita; sabhya: appartenente al gruppo degli eruditi; kalau: in quest'età di Kali, di discordia; asmin: in questa; yuge: età; janah: gli uomini; mandah: pigri; sumandamatayah: disorientati; manda-bhagyah: sfortunati; hi: e soprattutto; upadrutah: turbati.



TRADUZIONE

In questa età di ferro, età di Kali, o dotto saggio, gli uomini vivono solo pochi anni, sono sempre irascibili, pigri, disorientati, sfortunati e soprattutto continuamente turbati.



SPIEGAZIONE

I devoti del Signore aspirano sempre al progresso spirituale dell'umanità. Quando i saggi di Naimisaranya esaminarono la condizione dell'uomo in questa età di Kali, scoprirono tra l'altro che la durata della vita si sarebbe abbreviata. In questa era la longevità è ridotta non tanto per mancanza di cibo quanto per le abitudini sregolate di vita. Se le abitudini sono regolate e il nutrimento sano, l'uomo si mantiene facilmente in buona salute. Mangiare troppo, ricercare troppo la gratificazione dei sensi, dipendere troppo dall'aiuto degli altri, tutti questi eccessi, in un sistema di vita del tutto artificiale, svuotano l'uomo di ogni energia, riducendo la durata della sua vita.
Gli uomini di quest'era sono anche molto pigri, non solo sul piano materiale, ma anche su quello della realizzazione spirituale. La vita umana è particolarmente destinata alla realizzazione spirituale: l'uomo deve saper scoprire nel corso della sua esistenza la propria natura, quella del mondo materiale e della Verità Assoluta.
(continua nel prossimo numero)















L'Osservatore Vedico

Commenti a fatti e avvenimenti del nostro tempo
a cura di Goura Krsna dasa



ACQUA

"Oggi invochiamo la pioggia, preziosa ristoratrice della terra e dell'aria, preziosa alleata del nostro lavoro e della nostra prosperità", a questa invocazione migliaia di fedeli sparsi nelle principali città d'Italia hanno risposto: "Ascoltaci o Signore".
Questa preghiera, chiamata in latino "Ad pluviam petendam", ha fatto pensare che qualche cosa stia cambiando nella liturgia cattolica. Per secoli le invocazioni della pioggia sono state viste come un fenomeno pericoloso, lontano dalla fede e dal rituale cristiano. Solo nei film si vedeva qualche volta lo stregone (termine dispregiativo con cui venivano chiamati i capi religiosi) che faceva la danza della pioggia. Nell'Italia del Sud, in particolare nella provincia di Benevento, l'inquisizione però non è riuscita a sradicare completamente la tradizione di invocare "religiosamente" i fenomeni naturali. Con il passare degli anni il cristianesimo e le antiche usanze pagane si sono amalgamati e così, ogni sette anni a Guardia Sanframondo nel Beneventano, si perpetua la tradizione che vede cinquecento flagellanti percorrere le strade pregando e invocando la pioggia con un rito violento e disperato.
Negli Stati Uniti, dove la siccità ha raggiunto livelli tragici, alcuni contadini dell'Ohio hanno pagato duemila dollari a un capo Sioux perché eseguisse la danza della pioggia e pare che abbia funzionato; i danni evitati ammontano a diversi miliardi.
La questione è la seguente: per fare piovere chi bisogna pregare? il Cielo, gli dei, il Dio supremo o qualche altra divinità che apprezza solo danze e rituali particolari? Il fatto che i cattolici, dopo anni di "benessere idrico", comincino a pregare incalzati dalla siccità, ha generato diverse interpretazioni. C'è chi dice che stanno sbagliando, perché basta pregare Dio e poi Lui che è onnisciente provvede alle nostre necessità. Altri invece sostengono che l'errore sia stato fatto in passato quando, per paura di essere troppo simili ai pagani, si è permesso che alcuni "illuminati" censori inaridissero il dialogo con la divinità nella liturgia cristiana bollando come eretiche tutte le preghiere in cui si riconosce a Dio e ai suoi rappresentanti un intervento diretto sulla natura.
I Veda ci spiegano molto di Dio, ci rivelano le Sue attività e uno dei Suoi nomi più cari, Krsna, l'infinitamente Affascinante; il Libro di Krsna spiega che quando Krsna era presente migliaia di anni fa sulla Terra, Indra il deva (parola sanscrita che corrisponde a essere celeste, angelo) responsabile della pioggia mandò enormi nuvole sugli abitanti di Vrndavana, il villaggio dov'era apparso Krsna. Spaventati dalla pioggia torrenziale i poveri abitanti si rivolsero a Lui con questa preghiera: "Caro Krsna, Tu che sei onnipotente e pieno di affetto verso i Tuoi devoti, per favore proteggici in questo momento. Abbiamo sofferto già tanto per le persecuzioni del furioso Indra!"
Krsna sapeva che Indra privato dell'onore (gli abitanti del villaggio si erano rifiutati di rivolgere a lui le loro preghiere) aveva reagito opprimendo Vrndavana con una pioggia mista a grandine e a venti scatenati, tutte intemperie perfettamente fuori stagione. La risposta di Krsna fu: "Questo deva che si considera supremo, ha fatto sfoggio del suo grande potere, ma la Mia risposta sarà degna della Mia posizione; gli insegnerò che Io sono il Signore di tutto ciò che esiste e che non è lui a dettare legge nell'universo."
Così pensando Krsna sollevò subito la collina Govardhana, come un bambino coglie un fungo, rivelando così uno dei Suoi divertimenti più celebri.
Rassicurati dalla Sua potenza divina, gli abitanti di Vrndavana avanzarono sotto la grande collina ormai al sicuro insieme ai loro beni e alle loro bestie.
Gli abitanti di Vrndavana sapevano bene che bisogna pregare Colui che è al di sopra degli esseri celesti e dei demoni sia quando la pioggia scarseggia, sia quando, per eccesso può rappresentare un grande pericolo.
Tutte le religioni insegnano che dobbiamo rivolgerci a Dio, però la fede debole di molti fedeli ha fatto nascere un culto intermediario a santi, deva e esseri celesti, pensando che Dio non sia in grado di soddisfare tutte le nostre necessità. La Bhagavadgita ci insegna che Dio è nel cuore di ogni essere ed è il nostro migliore amico.
Rivolgersi a Lui è più facile di quanto non sembri.



BUONE VACANZE

Passano i mesi lavorativi, si avvicinano i giorni del riposo.
Si parte.
Tutti quelli che scelgono di passare le loro vacanze al mare si ritrovano ogni anno di fronte alla stessa situazione.
I mari sono inquinati.
Da chi? Dai fiumi. I fiumi sono inquinati da noi. In pratica d'estate ci ritroviamo davanti il risultato dei nostri errori ecologici.
Inquinano i detersivi, inquinano gli scarichi industriali, inquinano le discariche abusive. Consumiamo troppo e produciamo troppi rifiuti tossici.
Quest'estate pensiamoci su. O cambiamo il nostro modo di vivere o presto i mari limpidi, il cielo azzurro e l'aria pulita saranno un lontano ricordo.
Buone vacanze.















SALTANDO
ALLE
CONCLUSIONI

La filosofia del Dr. Ranocchio

Un'occhiata ai limiti dei nostri sensi e della nostra mente.

di DRUTAKARMA DASA

C'era una volta una comunità di ranocchi che viveva in un pozzo vicino all'Oceano Atlantico. Nessuno di loro era mai stato fuori dal pozzo né conosceva qualcosa del mondo.
Un giorno un giovane ranocchio particolarmente atletico riuscì a saltare fuori dal pozzo e iniziò la sua esplorazione. Quando arrivò alla spiaggia e vide l'oceano rimase sbalordito. Non aveva mai visto nulla di simile e corse precipitosamente al pozzo per raccontare la sua scoperta.
Il giovane ranocchio tornò al pozzo e chiese concitatamente di vedere il ranocchio più sapiente della comunità. Il vecchio ranocchio conosceva tutto ciò che c'era da sapere sulla sociologia, la storia e la geografia del mondo contenuto nel pozzo. Era un autentico depositario della conoscenza ranesca. Chiamiamolo Dr. Ranocchio.
"Dove sei stato?" chiese il Dr. Ranocchio al giovane esploratore. "Cosa hai visto?".
"Ho visto una vasta distesa d'acqua", rispose il giovane ranocchio.
"Quanto vasta? Era grande due volte il
nostro pozzo?" E il Dr. Ranocchio si gonfiò un po' apprezzando l'enorme vastità di quell'acqua.
"No, no signore. E' molto più grande. Sapete..."
"Era grande quattro volte il nostro pozzo?" II Dr. Ranocchio si gonfiò un po' di più.
"No, no signore. Molto, molto più grande."
"Dieci volte il nostro pozzo?" II Dr. Ranocchio si gonfiò prodigiosamente.
"No, non capite!"
A questo punto il Dr. Ranocchio si gonfiò un po' di più e scoppiò.

* * *

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, fondatore e guida spirituale del movimento Hare Krsna, ha spesso raccontato questa storia per mettere in luce le limitazioni della scienza quando è applicata a questioni fondamentali quali l'origine dell'universo o l'esistenza e la natura di Dio.
Gli stessi scienziati ammettono tali limitazioni. Nel 1980, Kenneth E. Boulding, presidente dell'Associazione Americana per lo Sviluppo della Scienza, affermò nel suo discorso al convegno annuale dell'organizzazione: "La cosmologia... è presumibilmente poco sicura, in quanto si limita a studiare un universo grandissimo basandosi su di un campione piccolo e mutevole. Noi lo abbiamo osservato attentamente soltanto per una minuscola frazione dell'arco totale del suo tempo e conosciamo a fondo una frazione ancora minore della sua ampiezza totale nello spazio".
Le critiche di Srila Prabhupada alla conoscenza materiale riecheggiano la conoscenza contenuta nella letteratura vedica, il grande corpo di scritti filosofici indiani. Migliaia di anni fa i saggi vedici analizzarono le ragioni per cui la conoscenza acquisita attraverso i sensi materiali e la mente è imperfetta.
Prima di tutto i sensi in se stessi sono limitati e imperfetti. Secondo siamo portati a cadere con facilità nell'illusione. Terzo siamo soggetti all'errore. E quarto tendiamo a ingannare, a sostenere di essere in possesso della verità, mentre le basi della nostra conoscenza non sono solide.
Diamo ora uno sguardo ravvicinato a questi ostacoli della conoscenza acquisita con i nostri sensi materiali.



SENSI IMPERFETTI

Il primo problema che ci troviamo ad affrontare quando cerchiamo di ottenere informazioni accurate sul mondo esterno è la limitazione fisiologica dei nostri sensi o "soglia di percezione". Prendiamo gli occhi ad esempio. Possiamo vedere solo una microscopica frazione dello spettro elettromagnetico totale. Un'onda elettromagnetica ha una gamma di lunghezza che si estende da un quadrilionesimo di metro a 100 milioni di metri. E di questo immenso apparato energetico possiamo solo vedere onde lunghe tra i 400 e i 750 millimicron. (Il millimicron è un miliardesimo di metro). Il viola si colloca all'incirca nella gamma dei 400 millimicron, il blu nei 450 circa, il verde nei 500 circa, il giallo nei 600 circa e il rosso nei 700 circa. Qualsiasi cosa al di fuori di questa banda è invisibile ai nostri occhi.
Il nostro udito ha le stesse limitazioni. Le onde sonore vengono misurate in hertz o cicli al secondo. L'udito umano si estende dai 20 ai 20.000 hertz. Non riusciamo a sentire nessuna vibrazione al di sotto o al di sopra di questa gamma.
Se prendiamo in esame ciascuno degli altri sensi, li troveremo limitati nello stesso modo.
Perciò i nostri sensi sono imperfetti. Che dire quindi degli strumenti scientifici? Possono aiutarci a ottenere conoscenze più perfette? In realtà no. Rendono soltanto le cose più complicate. Il fisico Eugene Wigner, premio Nobel, mette in rilievo: "Persino se fotografiamo le stelle, dobbiamo probabilmente far intervenire i nostri sensi per capire ciò che mostra la fotografia. In sostanza, è chiaro che tutta la conoscenza ci arriva tramite dei nostri sensi. Perciò, anche se ampliata o raffinata dagli strumenti, qualsiasi tipo di conoscenza basata sulla percezione sensoriale non è più perfetta dei nostri sensi imperfetti".



ILLUSIONE

Il nostro secondo difetto è quello di essere soggetti all'illusione. Molti di noi avranno provato a guidare un'automobile sull'autostrada in una giornata calda e avranno visto davanti a sé qualcosa che sembrava acqua, per poi scoprire che lì non c'era nulla. Perciò, anche se il Dr. Ranocchio fosse potuto uscire dal suo pozzo e avesse visto l'oceano, i suoi problemi di percezione non sarebbero stati per questo risolti. "E' possibile che mi sbagli pensando che quella nuda striscia blu che sembra esservi là sia il mare" dice il Dr. R.L. Gregory, direttore del Laboratorio di Percezione Mentale dell'Università di Bristol in Inghilterra. "Potrebbe probabilmente essere un sogno o potrei essere drogato. E' poco probabile, ma possibile; perciò non ho alcuna certezza delle mie percezioni".
Gli psicologi e gli altri studiosi della percezione hanno effettuato molte ricerche sull'illusione, in particolar modo nel campo dell'illusione ottica.
Anche il senso del tatto è fortemente influenzato dall'illusione. Se la nostra mano è sufficientemente calda, l'acqua "calda" sembrerà fredda. E al contrario, se la mano è fredda, l'acqua "fredda" sembrerà calda. Questo fenomeno porta a casi in cui è possibile percepire simultaneamente la stessa acqua come calda e come fredda. Se assaggiamo un'arancia dopo aver assaggiato dello zucchero, l'arancia avrà un gusto aspro, ma dopo un limone avrà un gusto dolce. Anche le illusioni uditive sono comuni, come dimostra chiaramente l'abilità del ventriloquo. Ma c'è anche un altro modo in cui la percezione normale ci pone in uno stato illusorio: gli oggetti dei nostri sensi variano continuamente di attimo in attimo. Non sono caratteristiche stabili della realtà. Questa difficoltà diviene particolarmente evidente quando proviamo a catalogare questi oggetti.
Nel suo libro Distorsione psicologica e sociale dell'Informazione, Charles K. West, professore di psicologia educativa dell'Università dell'Illinois, dice: "Chiamare un oggetto "carta" conferisce un senso di fissità che a volte maschera il fatto che si tratti di apparenza temporanea, di esistenza temporanea nel tempo e nello spazio". La stessa osservazione è racchiusa nello SrimadBhagavatam, un trattato classico di filosofia che risale a cinquemila anni fa. Il Bhagavatam descrive la manifestazione cosmica come "mondo dei nomi".
Nel suo commento a questo brano, Srila Prabhupada spiega: "L'intera creazione materiale è soltanto un gioco di nomi: infatti non è altro che una sconcertante creazione di materia come terra, acqua e fuoco. I fabbricati, i mobili, le automobili, le case, i mulini, le fabbriche, le industrie, la pace, la guerra e persino la più alta perfezione della scienza materiale, in particolar modo l'energia atomica e gli elettroni, non sono che gli incredibili nomi degli elementi materiali con le loro reazioni concomitanti".

I nostri occhi ci traggono
spesso in inganno.
Le due barre nella figura a.
sono alte uguali. L'esempio b.
mostra una 'figura impossibile".
Il triangolo bianco della
figura c. in realtà non esiste.
Le diagonali della figura d.
sono parallele.



ERRORI

Un'altra difficoltà nella percezione sensoriale è che siamo soggetti all'errore. Il Dr. Gregory di Bristol (specialista del cervello) dice: "La scienza con tutti i suoi drammatici successi ha anche generato dal suo inizio errori grossolani: le stelle come spilli in un globo di cristallo, l'elettricità e il calore come fluidi, il cervello come organo per il raffreddamento del sangue... Queste sono deviazioni drammatiche rispetto a ciò che noi ora sappiamo essere vero: e quando lo scoprirono ci furono deviazioni rispetto a ciò che allora sembrava essere vero".
Un esempio recente di tali errori riguarda il brontosauro, meglio conosciuto come dinosauro, generalmente dipinto come un gigante dai denti smussati e dal muso rincagnato. Parlando dello scheletro in mostra nel Carnegie Institute, il direttore del museo David Berman
ammette: "Ha la testa sbagliata. Ci sono altri quattro musei che hanno in mostra scheletri di brontosauri e tutti hanno la testa sbagliata". Si scopre adesso che i brontosauri avevano denti appuntiti e il muso allungato. La confusione sembra aver avuto inizio nel 1881, quando un rispettato paleontologo di Yale usò lo scheletro di un brontosauro, recuperato nel Colorado, per mettere insieme la prima raffigurazione dell'enorme rettile. Dice Berman: "Usò in effetti una testa trovata a tre o quattro miglia di distanza dallo scheletro, all'insaputa di tutti". Il prof. John McIntosh dell'Università di Wesleyan dice: "Fu una supposizione. Generalmente le sue supposizioni erano esatte in questo campo, ma quella volta sbagliò".
Un altro caso: tre astronomi hanno recentemente scoperto un errore significativo nella Costante di Hubble, un'equazione usata come metro per misurare le enormi distanze dell'universo. La Costante di Hubble  così chiamata dal nome dell'astronomo Edwin P. Hubble  fu sottoposta a un numero tale di correzioni dal momento in cui l'astronomo l'aveva formulata, che molti scienziati la definiscono ora ironicamente: "la variabile di Hubble". E' chiaro che, a causa dei sensi imperfetti e della mente incline all'illusione, gli errori sono inevitabili.



INGANNO

Errare è umano, si dice, ma sfortunatamente a volte gli esseri umani vanno al di là dell'innocente errore e propagano deliberatamente falsità. Gli scienziati non ne sono immuni.
Per molti anni i libri di testo sull'evoluzione citavano normalmente l'Uomo di Piltdown per testimoniare la discendenza degli esseri umani da un antenato simile alla scimmia.
Nel 1912 gli archeologi portarono alla luce un cranio umanoide e una mandibola di scimmia da una cava di ghiaia a Piltdown, nelle isole britanniche. Si pensò che le ossa facessero parte della stessa creatura che fu debitamente ricostruita nella sua totalità e collocata nel British Museum come esempio della fase di transizione tra l'antica scimmia e l'uomo moderno. Nel 1953 però, alcuni ricercatori scoprirono che la mandibola attribuita all'Uomo di Piltdown aveva un'origine molto più recente e che era stata sottoposta a decolorazione per farle assumere l'apparenza di un fossile. Qualcuno inoltre ne aveva levigato i denti per cambiarne l'aspetto. In altre parole l'Uomo di Piltdown era una frode evidentemente architettata da uno degli scopritori.
I Comitati del Congresso degli U.S.A. hanno indagato su asserzioni che imputerebbero di falso gli scienziati che lavorano con sovvenzioni dell'Istituto Federale di Ricerca perché falsificherebbero d'abitudine i loro esperimenti per ottenere il denaro. Il Los Angeles Times ha riportato: "Durante una delle sedute del congresso il Dr. John Long ammise sotto giuramento di aver falsificato i risultati della ricerca in un esperimento condotto sulla malattia di Hodgkin nel famoso Massachusetts General Hospital di Boston. Ammise anche di aver tenuto nascosta la scoperta fatta dai suoi collaboratori che le cellule da lui definite per anni cancerose umane, appartenevano in realtà a una scimmia crisotrice (scimmia dei Cebidi dell'America tropicale).
Tali incidenti non fanno altro che provocare grande costernazione nella comunità scientifica, preoccupata che la crescente sfiducia del pubblico verso la scienza provochi una riduzione nell'assegnazione di fondi. Tuttavia sembra che gli scienziati godano di una fiducia ancora abbastanza solida da parte del pubblico. Nel suo libro sull'informazione distorta il Dr. Charles West dice: "L'informazione scientifica non dev'essere soggetta alle insidie intellettuali ed emotive che influenzano le persone comuni. L'uso stesso del termine scientifico implica per molte persone che l'informazione sia altamente significativa, indiscutibile, spassionata, obiettiva, irreprensibile, non dogmatica e altamente razionale".
Tuttavia non è sempre così. Come osserva astutamente il Dr. West: "Gli scienziati hanno una visione del mondo che è relativa alle loro necessità e attitudini, ai loro valori e interessi, concetti e strutture proprio come qualsiasi altra persona, e le loro osservazioni e scoperte sono influenzate da questi fattori".
Uno dei problemi è che la stragrande maggioranza degli scienziati è impiegata presso grandi istituzioni, in genere le maggiori università, le grandi società o il governo. Gli scienziati, quindi, oltre a essere ostacolati da tutte le imperfezioni della percezione sensoriale, sono sotto costante pressione per modificare le loro scoperte affinché siano soddisfatte le necessità delle istituzioni per le quali lavorano.
Come nota il Dr. West: "Il controllo agisce in tutte le fasi della ricerca, inclusa la selezione del problema, la sua articolazione, l'analisi dei dati, la formazione dell'ipotesi e la soluzione o l'articolazione delle scoperte".



CONOSCENZA PERFETTA

Considerando tutto ciò dovremmo essere fortemente dubbiosi sul modo in cui viene dipinto l'universo dagli scienziati, per non parlare delle loro idee su quesiti fondamentali quali l'origine della vita e l'esistenza di Dio.
Questo significa che non potremo mai sperare di ottenere risposte a questi quesiti? No, ma significa che dobbiamo trovare un altro sistema per ottenerle.
Secondo la letteratura vedica, il modo per conoscere perfettamente le risposte a questi fondamentali quesiti è chiamato avarohapantha, la via discendente della conoscenza. Essa è in netta opposizione rispetto alla via ascendente della scienza materiale, il metodo di ricerca speculativa che si serve di mente e di sensi imperfetti. Come abbiamo visto, questa via ascendente non potrà mai portare alla conoscenza sicura. In quella discendente invece accettiamo la conoscenza da una sorgente perfetta, situata al di là dei nostri quattro difetti. Solo in questo modo potremo aggirare tali ostacoli e ottenere la conoscenza di Dio.
Consideriamo la situazione difficile in cui viene a trovarsi un uomo che non sa chi sia suo padre, perché il padre lasciò la casa prima della sua nascita. Come può il figlio accertare con sicurezza l'identità del padre? Un'alternativa per il figlio potrebbe essere quella di informarsi personalmente presso milioni di uomini, il che ovviamente sarebbe un noioso e probabilmente poco fruttuoso tentativo. Questa è la via ascendente della conoscenza. Un'altra possibile alternativa potrebbe essere che l'uomo s'informi direttamente sull'identità del padre presso sua madre. Questo metodo, l'unico metodo con una speranza di certezza, è la via discendente della conoscenza.
Il problema naturalmente consiste nel trovare la sorgente della conoscenza perfetta, come abbiamo prima messo in rilievo. Tale sorgente è particolarmente necessaria quando si cerchino risposte a quesiti sull'origine della vita e su argomenti riguardanti l'esistenza e la natura di Dio, in altre parole la Verità Assoluta.
I devoti di Sri Krsna considerano la letteratura vedica la sorgente primaria della perfetta conoscenza a proposito della Verità Assoluta. Occorre ammettere anche che è necessaria una certa quantità di fede per intraprendere il procedimento di realizzazione della verità contenuto nella conoscenza vedica, un procedimento conosciuto come bhaktiyoga o servizio devozionale. Questa fede tuttavia non è differente dalla fede che è necessaria a una matricola di un corso di chimica per iniziare i suoi studi. Lo studente non può essere sicuro che gli esperimenti funzioneranno o che le informazioni contenute nei libri di testo siano esatte, (in effetti, come abbiamo visto, è probabile che alcune non lo siano) ma ha fede nel suo professore, un esperto di chimica, e in tutti quelli che lo hanno preceduto, che hanno terminato il corso e gli studi e hanno confermato la loro piena fiducia nell'autenticità di quel ramo di conoscenza.
Similmente, quando un discepolo inizia il servizio devozionale si pone sotto la guida di un maestro spirituale, un esperto nel servizio di devozione che insegna la conoscenza contenuta nella letteratura vedica e ha personalmente realizzato la Verità Suprema. Il neofita incontra anche altri devoti più avanzati che hanno realizzato parzialmente la Verità Suprema nella pratica del bhaktiyoga. Così egli stesso comincia a realizzare la conoscenza trascendentale mentre continua a servire il Signore.
Per questa ragione la conoscenza che deriva dalla pratica del bhaktiyoga sebbene al di fuori del campo dei sensi materiali o della mente  è scientifica, e lo è ancora più di ciò che normalmente accettiamo come fatto scientifico.
La letteratura vedica ci spiega che la conoscenza perfetta ha origine da Dio, la Persona Suprema, che è il creatore e ha il controllo dell'intera manifestazione materiale. Se desideriamo comprendere il significato fondamentale di un quadro dobbiamo avvicinare l'artista che lo ha dipinto. Il pittore è la migliore sorgente di conoscenza per la comprensione dell'opera da lui creata. Similmente il Signore Supremo è la migliore sorgente di conoscenza dell'universo. Egli non è intralciato dai difetti dei comuni esseri umani. I Suoi sensi sono perfetti e illimitati ed è completamente libero dalla propensione all'illusione, all'errore e all'inganno.
All'inizio della creazione Sri Krsna insegnò la perfetta conoscenza vedica a Brahma, il primo essere creato dell'universo. Brahma ripeté poi la stessa conoscenza perfetta a Narada, suo figlio e discepolo. Narada a sua volta la insegnò al saggio Vyasa che la ripeté a Sukadeva Gosvami, suo figlio e discepolo. In questo modo la conoscenza vedica è arrivata ai nostri giorni attraverso una catena di successione di maestri. A un certo punto gli insegnamenti vedici furono messi per iscritto.
I testi vedici di maggiore importanza, come la Bhagavad-gita, contengono le esatte parole pronunciate da Dio, la Persona Suprema.
A differenza delle altre scritture che forniscono solo gli elementi più rudimentali della creazione, la letteratura vedica fornisce elementi particolareggiati sull'origine della manifestazione cosmica, dall'atomo ai vari sistemi planetari.
Il sistema migliore per conseguire la conoscenza perfetta è avvicinare un maestro spirituale autentico nella successione di maestri che discende da Dio, la Persona Suprema, e studiare la letteratura vedica seguendo le sue istruzioni. La Bhagavad-gita consiglia: "Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale. Ponigli delle domande con sottomissione e servilo. Le anime realizzate possono trasmetterti la conoscenza perché hanno visto la verità". E la Mundaka Upanisad afferma: "Per imparare la scienza trascendentale si deve avvicinare un maestro spirituale che faccia parte di una genuina successione di maestri e che sia fisso nella Verità Assoluta". Il legame con il maestro spirituale è a tal punto importante che il discepolo tradizionalmente prega: "Offro i miei rispettosi omaggi al mio maestro spirituale che con la torcia della conoscenza ha aperto i miei occhi che erano accecati dal buio dell'ignoranza".
E' così che accettando la conoscenza trascendentale che viene trasmessa dalla catena dei puri devoti di Krsna, si possono superare i difetti della mente e dei sensi materiali e raggiungere la comprensione scientifica della Verità Assoluta. L'alternativa è la filosofia del Dr. Ranocchio, che in ultima analisi è una rovina.















"La via del Ritorno a Krishna consiste nell'ascoltare ciò che riguarda il Signore Supremo
e il Suo Santo Nome, la Sua forma, le Sue qualità, i Suoi divertimenti e la varietà di ciò che Lo circonda.
SrimadBhagavatam
(2.1.2 commento)
di Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta
Swami Prabhupada

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LA FESTA DELLA DOMENICA

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I Centri Hare Krishna in Italia

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Orari: 13.30/15.30 19,00/22,30
chiuso lunedì e martedì










LA CUCINA
DEGLI HARE KRSNA

PANIR  Cagliata di latte fresco
Ingredienti: 2 litri di latte, 4 cucchiai di succo di limone.

Scaldate il latte a fiamma media in una pentola grande perché non trabocchi bollendo. Nel frattempo prendete un colapasta, foderatelo con un panno pulito, e appoggiatelo sopra al recipiente che servirà per raccogliere il siero. Appena il latte comincia a bollire, versate il caglio e spegnete il fuoco: quasi immediatamente il caglio si separerà dal siero che è di colore gialloverde chiaro. Dopo che la caseina e il siero si sono ben separati, versate tutto nello scolapasta e sciacquate la cagliata sotto l'acqua fredda per farla solidificare meglio e per eliminare il caglio residuo.
Se desiderate un formaggio morbido, basterà poi strizzare il panir nella tela in cui è avvolto. Se invece volete del panir solido, invece, avvolgetelo bene nella tela e sistematelo sotto un peso per mezz'ora oppure lasciatelo qualche ora nella tela, appeso, per farlo scolare.







SANDESA  Dolce di formaggio
Ingredienti: 500 g. di panir, 180 g. di zucchero

Utilizzate del panir pressato sotto un peso per circa venti minuti, mettetelo su un piano da lavoro e lavoratelo energicamente finché non ci sono più grumi e l'impasto è morbido e omogeneo. Dividete l'impasto a metà; prendetene una parte, impastatela con lo zucchero e cuocetela lentamente a fuoco basso in una padella mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Il sandesa tenderà prima a liquefarsi, poi si raddenserà di nuovo. Dopo circa quattro o sei minuti, toglietelo dalla fiamma. Impastate il panir cotto con quello non cotto (se volete potete aggiungere aromi o coloranti naturali). Dividetelo in piccole forme e lasciatelo raffreddare.















LETTERE AL DIRETTORE

Conosco gli Hare Krsna da molti anni e mi sono abbonata al vostro giornale dal primo numero: è davvero una rivista trascendentale.
Da tempo però mi sono posta una domanda a cui non so trovare risposta: visto che siamo delle particelle di Dio, dovremmo stare sempre nel divino, eterno e felice mondo spirituale. Inoltre ho letto nella Bhagavadgita che Krsna dice che chi torna a Lui non cadrà più nel mondo materiale.
Allora se eravamo felici nel mondo spirituale, perché siamo venuti nel mondo materiale?
Liliana Dordoni  Chiavari

E' davvero importante rendersi conto che ciascuno di noi ha lasciato la sua vita eterna e meravigliosa di servizio a Krsna ed è venuto nel mondo materiale. E non solo siamo venuti qui, ma insistiamo nel volerci stare anche se Krsna ci fa presente che questo mondo materiale è temporaneo e pieno di miserie come la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte. Scegliere di vivere nel mondo materiale piuttosto che in quello spirituale è come scegliere di vivere in una prigione buia e fredda invece che in un appartamento soleggiato. Come abbiamo potuto essere così pazzi?
Essendo noi particelle di Krsna siamo qualitativamente uguali a Lui. Krsna è Dio, la Persona Suprema, ed è completamente indipendente, di conseguenza noi siamo minutamente e parzialmente indipendenti.
Senza indipendenza o libero arbitrio, noi non potremmo avere una relazione di amore con Krsna perché l'amore deve essere dato spontaneamente. Rifiutandoci di servire Krsna e desiderando essere noi i "supremi", siamo caduti in questo mondo materiale.
Ma Krsna ci promette che se riprenderemo a fare il nostro servizio per Lui torneremo da Lui, nel mondo spirituale, alla fine di questa vita.
Come hai scritto nella tua lettera, chi torna nel mondo spirituale non ritornerà più in questo mondo di nascite e morti. Krsna dice nella Bhagavad-gita: "Dopo averMi raggiunto, le grandi anime, yogi colmi di devozione, mai più torneranno in questo mondo temporaneo e pieno di sofferenza, poiché hanno ottenuto la perfezione più alta." Una volta raggiunta la più alta perfezione, la pura coscienza di Krsna, non torneremo in questo mondo materiale. Ovviamente come minuscole particelle di Krsna "potremmo" tornarci se decidessimo di farlo. Ma sarebbe meglio scegliere di non essere "così" pazzi.

* * *

Ho letto nella Bhagavad-gita che se si dice "Hare Krsna" nel momento della morte, si raggiunge automaticamente la perfezione. Ma allora cosa accade nel caso di una persona che si è comportata male per tutta la vita e che pronuncia Hare Krsna solo alla fine? Anche lei tornerà a Krsna? A me non sembra giusto che dicendo Hare Krsna solo una volta uno sia libero dalla responsabilità di aver commesso dei peccati. Ma Dio è così arbitrario?
Sergio Galli  Bologna

Non ha senso domandarsi se Dio è arbitrario. Piuttosto, per la Sua illimitata misericordia, Egli dà al Suo Santo Nome tutti i Suoi poteri, compreso il potere di purificarci dal peccato. Questo è confermato nelle Scritture vediche come nel Visnu Purana: "Semplicemente dicendo un Santo Nome di Hari (Krsna), un peccatore può neutralizzare le conseguenze di un numero maggiore di peccati di quanti ne possa commettere."
Naturalmente ciò che noi pensiamo all'istante della morte è determinato da quello che abbiamo fatto e pensato durante la nostra vita. Così per essere sicuri dovremmo smettere di peccare e cominciare a cantare Hare Krsna il più possibile. Solo così saremo sicuri di tornare da Krsna.

* * *

Sono un ragazzo di quindici anni, frequento la quinta ginnasio e sono interessato a tutti i libri di tema religioso. In questi ultimi tempi ho cominciato a leggere la Bhagavadgita e molto spesso ho incontrato la parola "yoga". Vorrei sapere se questo termine si riferisce agli esercizi fisici o se ha anche altri significati.
Giovanni Tittone  Milano

La parola sanscrita yoga significa letteralmente "unire", come in italiano la parola religione che deriva dal latino religo. Così ogni processo che ci unisce a Dio si chiama yoga. Nella Bhagavad-gita, Sri Krsna sottolinea diversi tipi di yoga, fra cui il karmayoga, il jnana-yoga, l'astangayoga e il bhaktiyoga.
Questi metodi yoga sono come i pioli di una scala. Gli esercizi fisici di cui tu parli, sono una piccola parte dell'astanga-yoga (lo yoga della meditazione), che è una dei gradini più bassi. Nel sesto capitolo della Bhagavadgita, Krsna dà una sintesi dell'astangayoga e alla fine del capitolo conclude che il bhaktiyoga (lo yoga del servizio devozionale a Dio) è il più elevato di tutti i metodi yoga. In altre parole la coscienza di Krsna è il gradino più elevato della scala dello yoga.
A differenza delle altre scale, con la scala dello yoga non è necessario arrampicarsi sui gradini più bassi per raggiungere i gradini più alti. Si può giungere immediatamente alla cima, la coscienza di Krsna, semplicemente cantando Hare Krsna e seguendo le istruzioni che Krsna dà nella Bhagavadgita.
Così Krsna ci ha reso facile diventare degli yogi perfetti in quest'era difficile, a patto che noi abbiamo fede in Lui e nel Suo Santo Nome.










HARE KRSNA HARE KRSNA
KRSNA KRSNA HARE HARE
HARE RAMA HARE RAMA
RAMA RAMA HARE HARE



CANTA HARE KRISHNA E SARAI FELICE

Introdotto in Occidente da Srila Prabhupada, il mantra Hare Krishna in poco più di vent'anni è diventato familiare in tutto il mondo, molti l'hanno ascoltato o addirittura cantato. In realtà dietro la danza e il canto dei devoti di Krishna c'è un significato profondo e attuale. La vibrazione trascendentale ottenuta cantando Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare/ Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare è il metodo sublime per ravvivare la nostra coscienza originale. La coscienza di Krishna non è un'imposizione artificiale sulla mente.
Questa coscienza è l'energia originale e naturale dell'essere vivente. Quando sentiamo questa vibrazione trascendentale, la nostra coscienza si risveglia. Questo facilissimo metodo di meditazione è raccomandato per questa epoca. Anche con l'esperienza pratica si può percepire che cantando questo mahamantra, o grande canto della liberazione, si sente subito un'estasi che proviene dal livello spirituale. Il canto del mantra Hare Krishna si attua sul piano spirituale, perciò questa vibrazione sonora supera tutti gli strati inferiori di coscienza, cioè quella sensuale, quella mentale e quella intellettuale. Quando il mantra è cantato con amore da un puro devoto del Signore ha la massima efficacia su coloro che ascoltano.
Il mantra è composto da tre nomi: Krishna significa "Infinitamente Affascinante", Rama significa "la Fonte inesauribile di ogni gioia" e Hare si riferisce alla potenza devozionale del Signore. Quindi il mahamantra significa: "O Signore infinitamente affascinante, o fonte inesauribile di ogni gioia, o potenza del Signore, Ti prego di impegnarmi a servirTi con devozione."










IL GIOIELLO LETTERARIO DELL'INDIA MEDIOEVALE

Sri Caitanya-caritamrita

L'opera, in otto volumi, presenta la vita e gli insegnamenti di Sri Caitanya Mahaprabhu.
Questa grande personalità spirituale dell'India del XVI secolo ha generato un profondo cambiamento nella società indiana soffocata nel sistema delle caste.
Facendo rivivere l'aspetto monoteista della tradizione religiosa indiana, Sri Caitanya, con la diffusione della coscienza di Krishna e del canto collettivo del mantra

hare krishna hare krishna
krishna krishna hare hare
hare rama hare rama
rama rama hare hare,

ha riportato l'attenzione di studiosi e religiosi sull'aspetto personale della Verità Assoluta, Sri Krishna.
Completata nella stesura originale bengalese l'anno 1616 da Krishnadasa Kaviraja Gosvami,
l'intera Sri Caitanyacaritamrita giunge soltanto ora ai lettori occidentali.

Un importante contributo allo studio dell'eredità religiosa, filosofica e culturale dell'India.






fine del numero di giugno 1989.